Gambro-Vantive di Medolla: La Regione al fianco dei lavoratori per salvaguardare occupazione e futuro

La consigliera Maria Costi chiede un tavolo di confronto con il fondo Carlyle per garantire la continuità produttiva e sostenere l’innovazione nel distretto biomedicale

Gambro-Vantive di Medolla: La Regione al fianco dei lavoratori per salvaguardare occupazione e futuro

La consigliera regionale PD Maria Costi sollecita la Regione Emilia-Romagna a intervenire per tutelare i circa 500 dipendenti della Gambro-Vantive di Medolla, in difficoltà a causa di un calo significativo della produzione.

La Regione al fianco dei lavoratori per salvaguardare occupazione e futuro

BOLOGNA – “La Regione attivi, in raccordo con sindacati e amministrazioni locali, un tavolo di confronto con il fondo proprietario americano Carlyle per individuare azioni utili a salvaguardare l’occupazione e la continuità produttiva dell’azienda Gambro-Vantive di Medolla” – lo chiede la Consigliera PD modenese Maria Costi (PD), prima firmataria di un’interrogazione alla Giunta che sollecita una presa in carico istituzionale e politica della vicenda, dopo che Filctem-CGIL, Femca-CISL Emilia Centrale e Uiltec, insieme alle RSU aziendali, hanno proclamato ufficialmente lo stato di agitazione dei lavoratori e lavoratrici.

“Dobbiamo essere dalla loro parte concretamente perché non è accettabile – dichiara Costi – che oltre 500 dipendenti di questa storica realtà del Distretto biomedicale siano ancora senza prospettive, sono persone che in gran parte hanno speso sacrifici e vita lavorativa credendo nella loro azienda e che ora rischiano di trovarsi senza nulla.”

Ricordando che da oltre tredici mesi, su diciassette, l’azienda Gambro-Vantive ricorre al contratto di solidarietà come unico strumento per salvaguardare l’occupazione, l’Interrogazione aderisce alle posizioni sindacali secondo cui il forte calo di produzione e vendite – in particolare delle macchine per le terapie renali croniche – non è stato compensato da nuovi prodotti o linee alternative, né tantomeno da un piano industriale che indichi con chiarezza le strategie future e gli investimenti previsti.

“Manca totalmente un sostegno all’innovazione da parte della proprietà e oltretutto – sottolinea la consigliera regionale PD – in un sito produttivo, quello di Medolla, dal grande valore simbolico e reputazionale per tutto il Distretto del Biomedicale emiliano.”
Per questo, con l’atto ispettivo si chiede alla Regione Emilia-Romagna di promuovere, d’intesa con le parti sociali e le istituzioni territoriali, una ricognizione delle strategie industriali del comparto Biomedicale modenese, al fine di sostenere processi di innovazione, ricerca e diversificazione produttiva che garantiscano la competitività internazionale del distretto e la stabilità occupazionale nel medio-lungo periodo.

Ufficio Comunicazione
Gruppo Partito Democratico – Assemblea legislativa. Regione Emilia-Romagna