Novara (NO)

Fra Aldo Cornaglia, Novara ha dato l’ultimo saluto al frate cappuccino

Celebrato il funerale a San Nazzaro. Il cordoglio della comunità e i ricordi di chi lo ha conosciuto

Fra Aldo Cornaglia, Novara ha dato l’ultimo saluto al frate cappuccino
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Sono stati celebrati venerdì 29 agosto, nella chiesa di San Nazzaro a Novara, i funerali di fra Aldo Cornaglia, il frate cappuccino scomparso martedì nel convento di Bergamo dove negli ultimi anni aveva prestato servizio. Aveva da poco compiuto 62 anni.

Fra Aldo Cornaglia, Novara ha dato l’ultimo saluto al frate cappuccino

La comunità religiosa e tanti novaresi hanno voluto accompagnarlo con affetto nel suo ultimo viaggio terreno.

«La fraternità dell'Ordine Francescano Secolare di Novara San Nazzaro si unisce nel lutto e nella preghiera ai Frati Cappuccini ricordando fra Aldo Cornaglia, tornato oggi alla casa del Padre – scrive la fraternità – Fra Aldo ha condiviso con noi un lungo periodo della sua vita, anche come assistente della fraternità GiFra. Lo ricordiamo con tanto affetto e accompagniamo nella preghiera la sua famiglia».

Tanti anche i ricordi affidati ai social nei giorni scorsi. «Ho un bellissimo ricordo di fra Aldo, della sua premura, pronto a dedicarsi a chi più aveva bisogno. Condoglianze alla famiglia, una preghiera», scrive un amico.

Un altro testimonia: «Sei stato prezioso amico, mi hai aiutato a comprendere e servire senza giudicare. Le nostre serate di servizio alla Mensa dei Poveri mi hanno arricchita, riuscivi anche a farci sorridere e ridere. E quanto hai insegnato ai miei figli, che si affacciavano a scoprire il mondo attraverso i tuoi occhi, colmi di vera carità francescana. Sarai sempre nelle nostre preghiere».

Nato a Novara nel quartiere del Sacro Cuore, fra Aldo era figlio del cardiologo Mario Cornaglia, molto conosciuto in città e scomparso diversi anni fa, e di Giovanna Silva, anima del centro anziani del Sacro Cuore e da sempre impegnata nel volontariato. Dopo gli studi di giurisprudenza aveva scelto di abbracciare l’abito francescano agli inizi degli anni ’90, entrando nel noviziato a Lovere, sul lago d’Iseo.

Assegnato al convento di San Nazzaro a Novara, si era occupato a lungo dell’aiuto ai poveri e dell’animazione liturgica con il canto. In seguito era stato trasferito a Domodossola, dove aveva collaborato con le opere della Cappuccina, prima di arrivare a Bergamo, in una comunità con una grande infermeria dove prestava il suo servizio.

Nonostante i problemi di salute che lo avevano accompagnato negli ultimi anni, fra Aldo aveva sempre saputo rialzarsi e ricominciare con serenità la sua vita religiosa.

Lascia la mamma Giovanna e la sorella Gabriella, medico all’ospedale di Galliate.