Festa della Repubblica con polemica a Bergamo, le opposizioni: «Per noi nessun invito»
La cerimonia s'è tenuta in piazza Vittorio Veneto. I capogruppo di minoranza attaccano la sindaca: «La nostra esclusione atto lesivo dei principi di partecipazione»

Si sono tenuti la mattina di oggi (lunedì 2 giugno), in piazza Vittorio Veneto, i festeggiamenti per il 79° anniversario della Repubblica Italiana a Bergamo.
Le cerimonia si è aperta alle 10 con l'alzabandiera, a cui è seguita l'esecuzione dell'Inno di Mameli e la successiva lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Particolarmente emozionante il momento in cui i Vigili del fuoco hanno srotolato un'enorme bandiera italiana dall'alto della Torre dei Caduti.
Le parole della sindaca
In piazza erano presenti il vescovo Francesco Beschi e la sindaca Elena Carnevali, che ha sottolineato:
«Il 2 giugno di 79 anni fa, l’Italia intera scelse la Repubblica. Anche le cittadine e i cittadini di Bergamo, per la prima volta insieme al voto, indicarono con convinzione questa strada.
Nello stesso giorno, furono eletti i membri dell’Assemblea Costituente, che avrebbe scritto la nostra Costituzione: fondamento di una democrazia salda, viva, inclusiva. Di questi, quattro erano bergamaschi: Giuseppe Belotti, Antonio Cavalli, Carlo Cremaschi e Rodolfo Vicentini.
A loro va il nostro riconoscente omaggio per il contributo politico, civile e morale che seppero offrire alla nascita della carta fondamentale della nostra democrazia.
Oggi celebriamo quella scelta con gratitudine e responsabilità, consapevoli – come ha ricordato il Presidente Mattarella – che la Repubblica vive dove si coltivano i valori di libertà, giustizia sociale, solidarietà.
Buona Festa della Repubblica a tutte e tutti».
Dodici bergamaschi premiati
Presente anche il prefetto Luca Rotondi, che dopo aver letto il messaggio di Mattarella ha consegnato l’Onorificenza al Merito della Repubblica a dodici bergamaschi:
- Franco Acerbis (fondatore dell’Acerbis con sede ad Albino) - Cavaliere;
- Fabiola Bologna (ex parlamentare e neurologa all’ospedale Papa Giovanni) - Cavaliere;
- Fulvio Brevi (ex carabiniere) - Cavaliere;
- Alessandro Carminati - Cavaliere;
- Enzo Catellani (fondatore della Catellani & Smith) - Cavaliere;
- Francesco Antonio Delli Colli - Cavaliere;
- Domenico Marino - Cavaliere;
- Stefano Marcandelli - Cavaliere;
- Bruno Pagani - Cavaliere;
- don Cristiano Re (delegato vescovile per la vita sociale e la mondialità) - Cavaliere;
- Costantino Valli - Cavaliere;
- Giuseppe Leoni (imprenditore nel settore della ristorazione) - Ufficiale.
Opposizioni critiche: «Noi non invitati»
Il 2 giugno bergamasco è stato però anche occasione per una nuova polemica. Nel pomeriggio, infatti, i capogruppo delle forze di minoranza (Ida Tentorio per FdI, Giulia Ceci per Forza Italia, Alessandro Carrara per la Lega e Andrea Pezzotta per la Lista Pezzotta, oltre ad Alberto Ribolla in quanto vicepresidente del Consiglio comunale) hanno diffuso un comunicato stampa in cui criticano la Giunta per non averli invitati alla cerimonia in piazza:
«Con la presente intendiamo esprimere il nostro disappunto in merito all’esclusione dalla manifestazione ufficiale tenutasi in occasione della Festa della Repubblica in data odierna.
In qualità di consiglieri comunali consideriamo tale esclusione non solo un atto ingiustificato, ma anche lesivo dei principi di partecipazione che dovrebbero caratterizzare gli eventi pubblici e istituzionali, soprattutto quelli di rilevanza nazionale.
Ci preme sottolineare che manifestazioni come quella del 2 giugno dovrebbero essere occasione di unità, inclusione e riconoscimento del contributo di tutti i cittadini, delle realtà sociali e di tutti i rappresentanti del nostro territorio. Al contrario, l’accaduto ha trasmesso un messaggio di chiusura e discriminazione istituzionale che non possiamo accettare passivamente.
Chiediamo, pertanto, chiarimenti in merito ai criteri adottati per gli inviti e auspichiamo che in futuro simili eventi possano essere gestiti con maggiore attenzione all’equità e al rispetto della rappresentanza».