Egle e la missione in Burundi: “C’è una ricchezza d’animo che fa passare tutto il resto in secondo piano”

Egle e la missione in Burundi: “C’è una ricchezza d’animo che fa passare tutto il resto in secondo piano”

Ci sono esperienze vissute che entrano nel cuore e ci restano per sempre.
Egle Maffessoli, 21 anni di Capo di Ponte, l’avevamo conosciuta a luglio, quando ci aveva raccontato l’emozione per l’imminente partenza verso il Burundi. Ora Egle è tornata a casa e nel suo bagaglio c’è qualcosa di speciale in più.
“Il 16 luglio siamo arrivati in Burundi e per un giorno siamo rimasti nella città dell’aeroporto per poi trasferirci a Mugutu dove abbiamo vissuto per tre settimane”, spiega Egle ancora emozionata.
Il primo impatto? “Beh, già l’aeroporto era completamente diverso dai nostri, c’era un gate, un aereo, e la struttura non come possiamo immaginarcela… è stato quello il momento in cui ho iniziato a realizzare di essere davvero molto lontana da casa. Siamo stati accolti dalle suore e poi ci siamo trasferiti con due ore e mezza di pulmino al nostro villaggio, la strada è una e quelle asfaltate sono pochissime, di solito quelle che collegano le città più importanti mentre nei paesini e nel nostro villaggio era tutto in terra rossa…

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