Edoardo Italia, 30enne nato a Casale Monferrato ma residente a Crescentino e laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università di Torino, ha conquistato la presidenza del Consiglio Nazionale dei Giovani (CNG), portando per la prima volta al vertice dell’organo consultivo nazionale un profilo che unisce esperienza associativa e volontariato giovanile di rilievo.
Edoardo Italia è il crescentinese «più importante» d’Italia
Italia arriva da un percorso significativo nella Croce Rossa Italiana, dove ricopre il ruolo di Vice Presidente e Rappresentante dei Giovani, esperienza che lo ha visto impegnato in attività di coordinamento dei volontari e nelle politiche giovanili dell’associazione.
Nel suo discorso dopo l’elezione, ha sottolineato l’intenzione di fare del CNG «una piattaforma capace di amplificare l’azione delle associazioni giovanili» e di dialogare costantemente con istituzioni, organizzazioni e i giovani stessi per tradurre bisogni e idee in progetti concreti. Fino a poche settimane fa, la carica era ricoperta da Maria Cristina Rosaria Pisani, figura di riferimento del CNG fin dal congresso del 2019, quando era stata eletta presidente dopo essere stata prima Portavoce del Forum Nazionale dei Giovani. Pisani ha guidato l’organo per un intero ciclo e ha scelto di non ricandidarsi, aprendo così la strada alla nuova leadership di Italia.
Il Consiglio Nazionale dei Giovani
Il Consiglio Nazionale dei Giovani è un organismo istituito per rappresentare le istanze dei giovani italiani nella relazione con il Governo, il Parlamento e le istituzioni europee. Tra i suoi compiti principali ci sono l’espressione di pareri e la formulazione di proposte su provvedimenti che riguardano le politiche giovanili, la collaborazione con le amministrazioni pubbliche attraverso studi e rapporti sulla condizione giovanile, la promozione del dialogo tra istituzioni e associazioni giovanili, nonché l’incentivazione di progetti e attività che favoriscano la cittadinanza attiva e la partecipazione delle nuove generazioni.
Con la guida di Italia, il CNG si prepara ad affrontare una fase di rinnovamento, puntando su un profilo che coniuga esperienza locale, impegno sociale e vocazione nazionale.
A tu per tu con Italia
Qual è la prima priorità che intende affrontare come nuovo Presidente del CNG?
«La prima priorità è dare voce e amplificare il lavoro di tutte le associazioni che fanno parte del Consiglio Nazionale dei Giovani. Vogliamo coinvolgere sempre di più i giovani a partire dai territori, promuovendo azioni concrete che rafforzino la partecipazione attiva e il protagonismo giovanile».
In che modo la sua esperienza nella Croce Rossa Italiana ha influenzato la sua visione del ruolo del CNG?
«Crescere all’interno della Croce Rossa Italiana, nel Comitato territoriale di Crescentino, mi ha trasmesso una forte cultura del volontariato, insieme a una formazione basata sul dialogo, sull’ascolto e sul lavoro di squadra. Sono valori che mi hanno formato come persona e che oggi porto nel CNG, con l’obiettivo di fare sintesi tra tutte le associazioni giovanili e raggiungere davvero tutti i giovani del Paese».
Che tipo di leadership vuole portare all’interno del Consiglio Nazionale dei Giovani?
«Una leadership partecipativa, in cui al centro ci sia il benessere delle persone. Credo molto nel dialogo, nel lavorare insieme e nel coinvolgere attivamente i giovani, responsabilizzandoli e camminando al loro fianco, non davanti a loro».
Come immagina il CNG tra cinque anni sotto la sua guida?
«Immagino un CNG riconosciuto e conosciuto da tutti i giovani, dalle istituzioni e anche a livello internazionale: un vero punto di riferimento per le politiche giovanili e per la partecipazione attiva delle nuove generazioni».
Quali politiche giovanili ritiene più urgenti per l’Italia di oggi?
«Lavoro, formazione e salute mentale sono certamente priorità fondamentali. Ma è altrettanto urgente contrastare l’astensionismo politico e associativo, la solitudine e il disimpegno. Dobbiamo coinvolgere i giovani, renderli protagonisti e accompagnarli in percorsi di partecipazione reale, per non perdere un’intera generazione».
Come si può contrastare il fenomeno della fuga dei giovani all’estero?
«Attraverso un maggiore coinvolgimento dei giovani nei processi decisionali e offrendo reali opportunità di partecipazione, lavoro e crescita. È fondamentale creare condizioni che permettano ai giovani di costruire il proprio futuro in Italia, sentendosi valorizzati e ascoltati».
Che ruolo hanno il volontariato e il servizio civile nella crescita personale e professionale dei giovani?
«Hanno un ruolo fondamentale. Il volontariato organizzato in Italia è un patrimonio straordinario e accessibile a tutti, capace di offrire una forte crescita personale. Il servizio civile, inoltre, fornisce strumenti concreti, opportunità e un percorso formativo che rappresenta un’esperienza di crescita umana e professionale di grande valore».
Qual è il messaggio che vuole lanciare ai giovani italiani all’inizio di questo mandato?
«Il Consiglio Nazionale dei Giovani e tutte le associazioni che ne fanno parte hanno bisogno di tutti i giovani.
I giovani non sono il futuro, ma il presente del Paese: la partecipazione attiva in ogni processo sociale, politico e culturale è fondamentale per costruire l’Italia di domani».