Lecco (LC)

“Edicola mi piace”, il progetto per avvicinare le nuove generazioni alla lettura di quotidiani e periodici cartacei

L'iniziativa promossa da Assocultura - Snag/Confcommercio Lecco e Comune di Lecco per far uscire i ragazzi dalle mura scolastiche e portarli direttamente in edicola

“Edicola mi piace”, il progetto per avvicinare le nuove generazioni alla lettura di quotidiani e periodici cartacei

“Edicola mi piace – Sfoglia e scopri ciò che ti piace”: questa l’iniziativa promossa da Assocultura – Snag/Confcommercio Lecco e Comune di Lecco per avvicinare i giovani alla lettura dei giornali cartacei, rivolta agli studenti della scuola secondaria di primo grado. L’idea è far uscire i ragazzi dalle mura scolastiche e portarli direttamente in edicola, per assaporare il profumo della carta stampata e sfogliare con le proprie mani i giornali. Il progetto è già stato messo in atto l’anno scorso con circa 500 studenti e l’intento è quello di espandere la sua portata a livello nazionale. L’obiettivo è anche promuovere le edicole presenti sul territorio, e proprio per incentivare in particolare le realtà più piccole e precarie, il Comune ha previsto una misura di intervento a favore dei chioschi con l’abbattimento del 50% del canone di occupazione del suolo a partire dal prossimo anno. Sul territorio della provincia di Lecco, infatti, sono ben 12 i comuni senza edicola, di cui Malgrate e Varenna rappresentano i casi più eclatanti. A Lecco attualmente sono presenti 14 edicole, più o meno una per rione (10 anni fa erano 21). Al momento nel progetto, presentato oggi pomeriggio – mercoledì 19 novembre 2025 – nella sede di Confcommercio Lecco in piazza Garibaldi, sono coinvolte due scuole – collegio Volta e Stoppani – e due edicole – l’edicola di via Besonda di Michele Preda e quella di piazza Manzoni di Matteo Corno – ma le adesioni sono aperte. L’iniziativa prenderà il via entro la fine dell’anno.

“Edicola mi piace”, il progetto per avvicinare le nuove generazioni alla lettura di quotidiani e periodici cartacei

L’idea, come anticipato, è quella di portare gli studenti, tra gli 11 e i 14 anni, in edicola, dove avranno la possibilità di scegliere un quotidiano o un settimanale in omaggio che verrà utilizzato in classe come spunto per avviare lezioni su temi inerenti all’informazione, mentre un giornalista locale svolgerà una lezione in classe coinvolgendo gli studenti. Inoltre, i ragazzi avranno la possibilità di veder pubblicato un loro articolo di classe sulla testata locale del territorio. In questo modo saranno incentivati ad acquistare le copie in edicola. Gli studenti saranno altresì invitati a indicare quali siano, secondo loro, le buone pratiche per attirare nuovi lettori e le idee migliori verranno premiate all’interno del festival Leggermente. Ai ragazzi che parteciperanno al format sarà fornito un coupon di 10 euro offerto dall’Amministrazione comunale di Lecco e le classi che aderiranno al progetto riceveranno un abbonamento annuale al settimanale “Giornale di Lecco” e un abbonamento semestrale al quotidiano “La Provincia di Lecco”.

 

Come ha spiegato il presidente di Confcommercio Lecco Antonio Peccati, si tratta di un’iniziativa volta a valorizzare le edicole e la carta stampata. “E’ importante coinvolgere i giovani portandoli in edicola – ha sottolineato Peccati – L’obiettivo è fornire un sostegno alle edicole per i servizi che erogano sul territorio e per il loro supporto al futuro dell’informazione. Vogliamo che i ragazzi tornino a leggere e a riflettere, che colgano l’importanza di approfondire: oggi si sfoglia il giornale e si guarda solo il titolo; siamo schiavi di questa superficialità che ci impoverisce”.

Il presidente Antonio Peccati

Soddisfatto del progetto l’assessore all’Attrattività territoriale Giovanni Cattaneo: “Fin da subito, quando ci è stata proposta questa iniziativa con un progetto ad hoc sulla figura dell’edicolante, ne siamo stati entusiasti. Oggi il grande valore della carta stampata sta nel dedicare tempo per approfondire; qualcosa che non si ha con l’online. Come Amministrazione desideriamo dare spazio alle edicole, che sono presidi dell’informazione trasversali sul territorio. Dove sono chiuse le edicole si percepisce un vuoto, perché non hanno solo un valore economico e imprenditoriale, ma anche sociale”.

L’assessore Giovanni Cattaneo

“Le edicole – conferma Michele Preda dell’edicola di via Besonda – stanno chiudendo; chi resta aperto lo fa perché crede nel proprio lavoro. La nostra funzione principale resta quella dell’informazione”. Preda ha quindi sottolineato come l’iniziativa dia la possibilità agli studenti di entrare in contatto con i periodici o i quotidiani cartacei: “E’ vero che l’online ha una possibilità quasi infinita di informazione, ma per tanti versi risulta essere anche dispersivo, mentre prendere in mano una rivista anche specializzata può aiutare a centrare il focus”.

Michele Preda

“Sposiamo volentieri questo progetto che prevede l’avvicinamento dei giovani verso informazioni di qualità – ha sottolineato Alberto Spagnolo in rappresentanza degli editori – Tutte le edicole con cui ci rapportiamo ci dicono che vedono veramente pochi giovani; noi riteniamo che il giornale sia una cornice molto utile al fine di capire quali sono le cose importanti in questo mare di informazioni cui siamo esposti. Per questo promuoveremo nelle scuole corsi con giornalisti che spiegheranno agli studenti cos’è un giornale, come si fa, come si legge, eccetera. Invito ad estendere questo progetto anche ad altri comuni della provincia”.

Alberto Spagnolo

In rappresentanza delle scuole è infine intervenuta Antonella Marchesi, vicepreside del collegio Volta di Lecco: “Noi teniamo molto a tutto ciò che educa e che avvicina i ragazzi alla lettura e alla scrittura, e noi insegnanti non siamo stati formati per spiegare come è fatto un giornale o come si legge. Ho chiesto ai miei ragazzi di seconda media quanti di loro leggono un quotidiano, e la risposta è stata zero. Loro seguono il calcio e il mondo dei social… Dobbiamo far capire loro l’importanza delle notizie e insegnare loro ad approcciarsi in modo critico a ciò che leggono. Spesso a noi insegnanti sembra che stiamo seminando durante una tempesta, ma non importa, qualche seme andrà a buon fine”. Infatti, la sopravvivenza delle edicole nella loro funzione primaria – la diffusione della carta stampata – è legata a doppio filo al rinnovo generazionale di chi acquista un quotidiano. E non si può pensare di salvare le edicole senza il coinvolgimento dei giovani, che saranno i lettori di domani.

Antonella Marchesi