Cavriglia (AR)

Droni in volo sul Valdarno aretino. Ma si tratta di una esercitazione

La formazione dei vigili del fuoco si è tenuta a Santa Barbara, tra la centrale e la cava

Droni in volo sul Valdarno aretino. Ma si tratta di una esercitazione
Droni in volo tra colline e alture e quad in azione tra salite, ripide discese, guadi e dossi. E’ l’addestramento dei vigili del fuoco, tenutosi a Cavriglia, al quale si sono sottoposti  provenienti da tutta la Toscana. Alla centrale termoelettrica di Santa Barbara è stata una tre giorni di formazione sul quad da parte di un istruttore di patenti terrestri, dove sono state illustrate le caratteristiche del veicolo, effettuando poi il percorso sul terreno non preparato creato nella cava.
E’ stata poi testata la nuova configurazione di installazione del lifeseeker sul drone quadricottero DJI Matrice 300 e la nuova interfaccia grafica del software: si tratta di un dispositivo che simula un ponte radio di telefonia, con il quale è possibile individuare il dispositivo mobile (telefono cellulare) della persona dispersa, attraverso una procedura specifica con i dati forniti dal gestore telefonico. Successivamente si sono tenute alcune lezioni per l’uso della piattaforma DJI FlightHub 2, una piattaforma su cloud, con la quale è possibile la gestione completa e centralizzata delle operazioni effettuate con i droni e grazie alla quale è possibile la effettuare pianificazione delle operazioni di ricerca e soccorso, il controllo da remoto della camera e lo streaming video.
I 17 piloti sono stati suddivisi in equipaggi che si sono alternati tra la pianificazione effettuata sulla piattaforma e il pilotaggio dei droni per simulare una serie di sorvoli per una ricerca di persone disperse.
Effettuata anche la formazione ai nuovi piloti di recente assegnazione del dispositivo di vincolo,  con il quale è possibile utilizzare un drone di 6 Kg con un payload che permette di visionare immagini nel dettaglio da una distanza importante  attraverso il cavo che mantiene l’alimentazione elettrica per lo stazionamento in quota per molte ore e che grazie al cavo di vincolo consente il suo utilizzo in aree urbane con l’istituzione di un’area di buffer.