Don Chino Pezzoli di Leffe è stato premiato da Regione Lombardia con la Rosa Camuna
Il novantenne fondatore della Comunità Promozione Umana ha ricevuto la massima onorificenza lombarda per il suo impegno pluridecennale

di Matteo Beltrami
Un premio tanto prestigioso quanto inaspettato per riconoscere una vita spesa al servizio degli altri. Giovedì 29 maggio, don Chino Pezzoli, originario di Leffe, è stato insignito a Palazzo Lombardia del premio Rosa Camuna, la più alta onorificenza lombarda che premia «meriti e impegno a persone e associazioni che, a vario titolo e in vari settori, si sono contraddistinti nella loro quotidianità o che, in chiave lombarda, hanno lasciato un segno tangibile durante le proprie attività», come annunciato dal governatore Attilio Fontana.
Il novantenne sacerdote, attualmente in servizio presso la Diocesi di Milano, da circa cinquant’anni è impegnato nell’offrire un sostegno a chi soffre per dipendenze da alcol e sostanze stupefacenti. Con la sua Fondazione Comunità Promozione Umana, costituita negli anni Ottanta e che vanta oggi circa una trentina di sedi, è divenuto un punto di riferimento non solo a livello regionale, ma in tutta Italia.
A lui un riconoscimento speciale assegnato direttamente dal presidente, insieme ad altre illustri figure originarie della bergamasca: da Marzio Tremaglia (premio alla memoria per la Cultura) a Giovanni Manzoni dell’associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili (premio per l’Associazionismo e la Solidarietà), passando per la menzione al Coro Idica di Clusone.

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«Sebbene si tratti del più alto riconoscimento che la Lombardia assegna, è il minimo per quanto don Chino ha fatto – sottolinea l’assessore regionale alla Casa e Housing Sociale Paolo Franco (...)