Dieci anni di vin brulé, panettone condiviso, risate, mani infreddolite e un’idea semplice diventata tradizione. A Colle Brianza il pomeriggio della Vigilia di Natale ha un volto preciso: quello de «I ragazzi della rotonda», un gruppo nato quasi per gioco e diventato, anno dopo anno, un appuntamento fisso per l’intera comunità.
Torna l’appuntamento della Vigilia con i “Ragazzi della Rotonda”
«Eravamo alla fine di novembre, dieci anni fa – racconta Mario Tavola, tra i fondatori – e ci chiedevamo cosa fare il pomeriggio della Vigilia. Ci siamo resi conto che in paese non c’era nulla per noi ragazzi. Così è nata l’idea: offrire una bevanda calda e qualcosa di dolce, travestiti da renne e Babbi Natale. Un modo semplice ma genuino per divertirci, ma anche per fare qualcosa per Colle».
Da quell’intuizione è partito tutto. Nessuna associazione ma solo un gruppo di giovani del paese, uniti dalla voglia di stare insieme: «Non siamo mai stati un’associazione – sottolinea Tavola – Ci siamo messi in ballo così, semplicemente come gruppo di ragazzi del paese».
La prima edizione fu organizzata «alla buona», grazie all’aiuto concreto di tanti collesi che hanno fornito tavoli, tovaglie, legna, pentole, bracieri. «La gente ci ha aiutato subito e con entusiasmo – ricorda – Ognuno metteva quello che aveva. Ed è stato bellissimo». Da lì, un passo alla volta, ogni edizione è cresciuta: artisti di strada, giocolieri, musicisti, nuovi dettagli pensati per rendere ogni Vigilia un po’ diversa dalla precedente. Col tempo, quella che sembrava una piccola festa improvvisata è diventata una vera tradizione natalizia, capace di richiamare non solo i cittadini, ma anche tante persone dai paesi vicini.
Nemmeno il periodo più difficile ha fermato i ragazzi della Rotonda. «Durante il Covid non ci siamo fermati – racconta Tavola – Quando non si potevano fare assembramenti, abbiamo portato la festa casa per casa, con un trattore. Era importante non spezzare il filo, un filo fatto di comunità. Abbiamo visto persone che magari prima non si parlavano nemmeno, lavorare insieme per creare qualcosa di bello per il paese, senza chiedere nulla in cambio». Un esempio che ha fatto scuola: «Siamo fieri di aver ispirato anche i ragazzi di Santa Maria, che hanno creato una loro festa e ogni anno salgono a Colle a trovarci».

Quest’anno, alla decima edizione, niente effetti speciali ma «si va avanti con la linea classica. Fino all’ultimo non sapevamo nemmeno se saremmo riusciti a organizzarla, per i tempi di tutti. Ma il nostro spirito resta quello di sempre». Ora lo sguardo è rivolto al futuro. «Alla decima edizione vorremmo passare il testimone alle nuove generazioni – conclude Tavola – Speriamo che questa tradizione continui e che a Colle Brianza ci si possa ancora scambiare gli auguri davanti a un bicchiere di vin brulè». Dieci anni dopo, quella idea nata quasi per caso è diventata un simbolo quindi… appuntamento oggi pomeriggio, 24 dicembre, alla rotonda tra la provinciale 58 e via Europa.