Dedicata a Michele Camillo Costa la sede di Brianza SiCura

La struttura di via Prati 52 è stata intitolata domenica mattina al giornalista antimafia scomparso ad aprile

Dedicata a Michele Camillo Costa la sede di Brianza SiCura

Un fine settimana di festeggiamenti per l’inaugurazione ufficiale della sede di Brianza SiCura: domenica mattina il taglio del nastro e la scopertura della targa dedicata al giornalista antimafia Michele Camillo Costa.

La storia della sede

La struttura di via Prati 52 a Desio, utilizzata dall’associazione già dal 2019, fa parte dei beni confiscati alla criminalità e assegnati dal Comune a cooperative; qui l’associazione porta avanti il proprio progetto di contrasto alla criminalità organizzata e divulgazione di una cultura della legalità.  Durante il weekend la sede è stata intitolata ufficialmente al giornalista Michele Camillo Costa, scomparso improvvisamente a causa di un malore lo scorso aprile:

“Era da diverso tempo che volevamo intitolare a qualcuno la nostra sede, e dopo aver scoperto la triste notizia della scomparsa di Costa, abbiamo pensato che questa dedica fosse il modo giusto per ricordarlo” ha affermato Roberto Beretta, presidente dell’associazione.

Come spiegato da Beretta, “Il blog tenuto dal giornalista era estremamente informato e coraggioso, e ha contribuito a informare i cittadini su come le mafie si infiltrano nel nostro territorio”.

Le iniziative dell’associazione

Il taglio del nastro di domenica, che ha visto la presenza del sindaco Carlo Moscatelli e della famiglia del giornalista, è stata solo la conclusione di una serie di iniziative volte a coinvolgere la cittadinanza: venerdì sera il primo appuntamento con il dibattito “Informazione e mafie in Brianza” a cui hanno partecipato i giornalisti Lorenzo Frigerio, coordinatore di Libera Informazione, Dario Crippa, Marco Tagliabue e Giorgia Venturini.

Sabato sera il programma è proseguito in Sala Stendhal con lo spettacolo “Il ridicolo onore”, di e con Giulio Cavalli, aperto liberamente a tutti i cittadini, che la scorsa settimana è stato mostrato a circa 300 studenti delle scuole secondarie di primo grado del Comune.

Le affermazioni di Beretta

“Una delle nostre occupazioni principali, come associazione, è quella di andare a parlare di mafia e di cultura della legalità nelle scuole, perciò abbiamo voluto coinvolgere le secondarie del Comune e mostrare loro il monologo di Cavalli”, ha spiegato il presidente dell’associazione.

“Siamo soddisfatti di felici di avere intitolato la nostra sede a una figura come Costa, che durante la propria vita ha avuto il coraggio di denunciare le illegalità e i legami tra criminalità e politica”, ha concluso Beretta.