Roma Caput Mundi: presenti Trump con Melania, Macron con Brigitta, Milei e tanti reali
Presenti leader politici e religiosi da ogni angolo del pianeta
Roma si prepara a vivere una delle giornate più solenni e storiche della sua epoca contemporanea. Sabato 26 aprile 2025, sul sagrato della Basilica di San Pietro, si terranno i funerali di Papa Francesco, primo giorno dei Novendiali, in una cerimonia che vedrà la partecipazione di leader politici e religiosi da ogni angolo del globo.
Mai come ora la città eterna sarà davvero il cuore del mondo. Oltre 170 delegazioni straniere sono attese, a testimonianza dell’impronta lasciata da Jorge Mario Bergoglio sulla scena internazionale, non solo come guida spirituale, ma come voce coraggiosa in difesa dei più deboli, della pace e della giustizia globale.
Funerali Papa Francesco: presenti Trump e Zelensky, Putin assente
Tra i nomi di maggior rilievo, spicca quello del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che sarà presente con la moglie Melania: si tratta del suo primo viaggio in Europa dall’inizio del secondo mandato. Un gesto dal forte valore simbolico, nonostante i recenti contrasti tra Washington e le istituzioni europee, che saranno rappresentate al completo con Ursula von der Leyen, Roberta Metsola e Antonio Costa.

Il presidente degli Usa si è reso peraltro protagonista di un episodio alquanto surreale nelle scorse ore per quanto concerne la scomparsa di Papa Francesco. Trump ha infatti annunciato che negli Stati Uniti si terranno le bandiere a mezz’asta per la morte di Papa Francesco mentre era sul balcone della Casa Bianca.
E fin qui niente di strano, se non fosse che - come si vede nel video qua sopra - accanto al tycoon e alla moglie Melania, non vi fosse un uomo vestito da coniglietto pasquale gigante. Una scena grottesca che ha ricevuto non poche critiche e polemiche poiché considerata una mancanza di rispetto nei confronti del Pontefice.
Anche Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina, sarà presente con la moglie Olena, in una visita che potrebbe offrire anche l’occasione per un nuovo incontro con lo stesso Trump.

Invece, mancherà il presidente russo Vladimir Putin, su cui pende un mandato d’arresto della Corte penale internazionale: una presenza che l’Italia, in quanto Stato firmatario del trattato di Roma, non potrebbe ignorare. Mosca non ha ancora annunciato chi guiderà la delegazione russa, ma è confermata la partecipazione del metropolita Antonij di Volokolamsk, figura chiave nei rapporti tra la Chiesa ortodossa russa e il Vaticano.
Il silenzio di Israele
Fragoroso è invece il silenzio - almeno per una parte - di Israele. Il premier Benjamin Netanyahu e il ministro degli Esteri Gideon Sa’ar non hanno diffuso alcun messaggio ufficiale, in un gesto che molti analisti interpretano come una risposta critica alle dichiarazioni del Papa sulla guerra a Gaza. Non solo, a mettere ancora più in cattiva luce Israele è stato il dietrofront dello stesso Sa'ar.

Il ministero degli Esteri israeliano avrebbe infatti fatto cancellare, poche ore dopo la pubblicazione, i messaggi di cordoglio per la morte di Papa Francesco postati sui profili ufficiali di X delle sue ambasciate di tutto il mondo. Ad affermarlo è stato il sito di news Ynet, secondo cui la decisione è stata trasmessa a tutte le rappresentanze israeliane senza spiegazioni e avrebbe suscitato l'ira di molti ambasciatori. "Riposa in pace, Papa Francesco. Che la sua memoria sia una benedizione", era il messaggio poi cancellato.
L'unico ad esprimere le sue condoglianze è stato difatti il presidente Isaac Herzog, che ha parlato di Francesco come di un uomo di fede e dialogo, ricordando i suoi sforzi per la pace in Medio Oriente e le relazioni con il mondo ebraico.
Le presenze da Europa, Africa, Asia e America Latina
Non mancheranno i rappresentanti delle grandi monarchie: il principe William sarà presente per la casa reale britannica, mentre Carlo III e Camilla, assenti per motivi personali, hanno ricordato con affetto il loro recente incontro con il Pontefice. Re Filippo e la regina Matilde del Belgio hanno confermato la loro partecipazione, così come Felipe e Letizia di Spagna. In dubbio la presenza dei sovrani dei Paesi Bassi per la concomitanza con il Giorno del Re. Presenti anche Re Abdullah II e la Regina Rania di Giordania, il Principe Alberto di Monaco con la Principessa Charlene, e il Re Carlo Gustavo di Svezia con la Regina Silvia.
Presenti tra gli altri il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente della Repubblica tedesca Frank-Walter Steinmeier assieme al cancelliere tedesco uscente Olaf Scholz, il premier britannico Keir Starmer, il Presidente della Repubblica portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa e il primo ministro portoghese Luís Montenegro.

Dal Marocco, a causa della salute precaria del sovrano, potrebbe partecipare il figlio del re. La Cina, che mantiene rapporti diplomatici informali con il Vaticano, non ha ancora chiarito se sarà rappresentata, mentre Taiwan ha immediatamente annunciato l'invio di una sua delegazione, guidata dall'ex vicepresidente Chen Chien-jen.
Tra le presenze più delicate anche quella delle delegazioni di Iran e Israele, rappresentate rispettivamente dal ministro della Cultura Seyed Abbas Saleh Shariati e dall’ambasciatore presso la Santa Sede Yaron Sideman, a conferma della portata globale e simbolica dell’evento.

Non poteva mancare ovviamente l’Argentina, terra natia di Papa Francesco: il presidente Javier Milei, che pure aveva in passato criticato aspramente Bergoglio, sarà a Roma, segno di una riconciliazione istituzionale e personale. Dal Brasile, è attesa la presenza del presidente Lula con la moglie Janja, a capo di una nutrita delegazione.
I funerali di Papa Francesco non saranno soltanto un momento di raccoglimento spirituale, ma anche un crocevia diplomatico che potrebbe segnare nuove aperture o tensioni sulla scena internazionale.