Confermate le misure emergenziali
Il provvedimento resterà in vigore fino a mercoledì 26 febbraio: giorno di ulteriore verifica
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Sono ulteriormente confermate fino a mercoledì 26 febbraio 2025 (prossimo giorno di controllo) nella provincia di Reggio Emilia le misure emergenziali previste dalla manovra antismog regionale che limitano la circolazione dei veicoli più inquinanti, inclusi i diesel Euro 5.
Fino a mercoledì
REGGIO EMILIA - Il mantenimento delle misure emergenziali (in vigore da venerdì 21 febbraio) è stato deciso da Arpae sulla base delle previsioni di superamento dei valori limite giornalieri delle PM10. Il raggiungimento del livello di allerta, oltre che nella provincia di Reggio Emilia anche in quelle di Piacenza, Parma e Modena, è segnalato con un bollino rosso nel bollettino emesso oggi da Arpae che decreta lo stato di allerta nella provincia di Reggio Emilia e in tutta la regione. Le misure resteranno in vigore fino a mercoledì 26 febbraio, prossimo giorno di controllo, e saranno revocate se la previsione dei valori limite rientrerà nella norma. Il bollettino è consultabile sul sito dell’agenzia (www.liberiamolaria.it).
Chi si ferma
In base alla misura, oltre ai diesel Euro 5, si fermano anche i veicoli più inquinanti già bloccati durante la settimana in applicazione della manovra ordinaria: i diesel fino a Euro 4, i veicoli a benzina fino agli Euro 2, quelli a gpl/benzina e metano/benzina fino agli Euro 1, ciclomotori e motocicli fino agli Euro 1.
Come per la manovra ordinaria, anche in emergenza le limitazioni si applicano dalle 8.30 alle 18.30 nell’area compresa dal provvedimento.
No calore con biomasse
In vigore anche il divieto di utilizzare i generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (legna, pellet, cippato, altro) con certificazione ambientale inferiore a 4 stelle in tutte le unità immobiliari dove sia presente un impianto di riscaldamento alternativo, e il divieto di spandimento liquami con l’eccezione dello spandimento effettuato con interramento immediato dei liquami e con iniezione diretta al suolo.
Temperature
In vigore anche l’obbligo mantenere la temperatura di 19 gradi al massimo negli ambienti di vita riscaldati: nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto, nelle attività commerciali. Nei luoghi che ospitano attività industriali ed artigianali, la temperatura potrà essere al massimo di 17 gradi. Sono esclusi da queste indicazioni, che hanno validità fino al 15 aprile 2025, gli ospedali e le case di cura, le scuole e i luoghi che ospitano attività sportive.