Montanaro (TO)

Comune chiede 650 mila euro per il bacino di laminazione

Venerdì scorso si è riunita la Commissione per il progetto che riguarda rio Fossasso

Comune chiede 650 mila euro per il bacino di laminazione

ìVenerdì 12 dicembre alle 9 si è riunita in sala consiliare la commissione speciale sul bacino di laminazione sul rio Fossasso, su richiesta dalla minoranza.

Bacino di laminazione

All’apertura del lavori, il commissario Claudio Schifanella ha dichiarato che «la commissione era stata convocata con scarso preavviso( tre giorni prima) e in orario lavorativo, e per di più in una giornata di sciopero, precludendo la partecipazione generale».

Comune chiede 650 mila euro per il bacino di laminazione

«La Regione Piemonte – ha esordito il vicepresidente della commissione Giovanni Ponchia – ha chiesto un incontro per valutare le soluzioni di utilizzo del finanziamento di 650 mila euro destinato al quarto lotto dello scolmatore. Abbiamo richiesto la commissione per capire le intenzioni dell’amministrazione. La mia proposta è chiedere alla Regione di spostare il finanziamento stralciato dallo scolmatore al bacino di laminazione per fare delle opere migliorative quali: il sollevamento dell’impianto elettrificato, i monitoraggi con i piezometri, la recinzione, le opere di contenimento degli eventuali inquinanti e l’illuminazione. Importante precisare che i 650 mila euro vanno chiesti dal Comune alla Regione per destinarli a opere «pubbliche», dunque senza coinvolgere la società Allara. Sarà pertanto il Comune a introitare la quota parte per tali opere».

La proposta ha ottenuto il consenso unanime della commissione con l’impegno del sindaco Antonino Careri di richiedere i finanziamenti per tali lavori. L’appuntamento con i funzionari del Settore Difesa del Suolo della Regione Piemonte è domani, giovedì 18, alle 14.30, mediante una video-call in sala consiliare, aperta ai cittadini. Mentre alcuni rappresentanti del Comitato Pro Alluvionati erano presenti alla Commissione, altri si sono recati in Regione nella stessa mattinata. Perchè?

Comitato Pro Alluvionati

«L’incontro con alcuni tecnici responsabili del procedimento di valutazione del progetto del bacino di laminazione- rispondono gli alluvionati guidati da Wolger Molinari- è avvenuto per ottenere chiarimenti sull’iter procedurale della pratica relativa al bacino. Abbiamo consegnato i documenti inerenti alla petizione da noi promossa, in quanto il Comune non aveva trasmesso alla Regione il testo della presa d’atto della petizione approvato dal Consiglio. E’ poi stata accertata la richiesta di proroga per la produzione delle integrazioni richieste ad Allara che sta già procedendo con i carotaggi per rilevare eventuali tracce di contaminanti, in seguito alla denuncia dell’ex minoranza nel febbraio 2023 circa l’eventuale presenza di discariche nella zona interessata dal progetto. E’, peraltro, singolare che il sindaco Careri, quando ha vinto le elezioni a giugno del 2024, sia stato all’oscuro delle discariche denunciate dai suoi due candidati.  E’ vero che il sindaco non si è mai dichiarato contrario al bacino, ma è altrettanto vero che si è dimostrato interessato a informare i funzionari regionali circa queste presunte discariche. Secondo quanto riferito dai funzionari regionali, inoltre,  sono disponibili fondi regionali per rinforzare ulteriormente gli argini dello scolmatore danneggiati dall’alluvione del 17 aprile. Il Comune è già intervenuto con opere di sicurezza con 50 mila euro dell’ avanzo, non essendo riuscito ad accedere a ulteriori fondi dopo avere perso il bando «Obiettivo Comuni». Tuttavia, per un un progetto completo, sono necessari circa 300 mila euro. Infine, il nostro Comitato è disponibile per la pulizia e la manutenzione delle rogge interne al paese. La Roggia Reirola, gestita da un Consorzio, e il rio Baina, per il quale siamo in attesa di conoscere dal Comune quale sia la sua competenza territoriale. I funzionari regionali hanno affermato che è sufficiente una semplice richiesta ai loro uffici per ottenere una comunicazione ufficiale sulla competenza di intervento, ma che dal Comune non è mai pervenuta alcuna richiesta in tal senso».