Si è svolta questa mattina in Sala del Carroccio, Campidoglio, la presentazione della 15ª edizione della Christmas Run 2025 for Sant’Egidio. All’incontro hanno partecipato: Sandro Petrolati, capogruppo capitolino di Demos; Ferdinando Bonessio, presidente della Commissione Sport Roma Capitale; Gioia Farnocchia, assessora alle Politiche Culturali e dello Sport del Municipio Roma XII; Stefano Capparucci, Comunità di Sant’Egidio; Claudio Santini, fondatore della Christmas Run, e Jacopo Volpi, giornalista moderatore dell’evento.
L’evento
La Christmas Run, organizzata dal Programma DREAM della Comunità di Sant’Egidio con il patrocinio del Municipio XII, si terrà domenica 21 dicembre. La partenza è fissata per le ore 10:00 davanti al centro anziani, ingresso di Villa Pamphili, in Via Leone XIII n. 30. Si tratta di una corsa non competitiva, aperta a corridori, camminatori e a chiunque desideri partecipare. La quota di iscrizione è 10 euro, il cui ricavato sarà destinato al sostegno del Programma DREAM.
Solidarietà e sostegno alla telemedicina
Il Programma DREAM, attivo da 23 anni in 10 paesi dell’Africa Sub-sahariana, opera tramite 50 centri sanitari e 28 laboratori di biologia molecolare, offrendo formazione al personale locale e servizi di prevenzione e cura a oltre 500.000 pazienti. Per l’edizione 2025, i fondi raccolti saranno dedicati al rafforzamento della telemedicina in Malawi, dove DREAM, presente dal 2005 con 13 centri, assiste più di 18.000 pazienti. In un contesto con carenza di medici, la possibilità di condividere competenze, diagnosi e consulenze a distanza rappresenta un vero e proprio ponte di vita tra centri sanitari e pazienti vulnerabili.
Le parole degli organizzatori
Sandro Petrolati ha dichiarato:
“La Christmas Run è un evento a cui sono fortemente legato. Correre insieme per un progetto significa condividere salute e divertimento, ma soprattutto portare solidarietà concreta a chi ne ha bisogno.”
Stefano Capparucci, relatore per Sant’Egidio, ha aggiunto:
“Il sostegno della Christmas Run ci permetterà di consolidare una rete che unisce professionalità, tecnologia e solidarietà, garantendo a donne, uomini e bambini un accesso a cure di qualità che altrimenti resterebbero fuori dalla loro portata.”