Camogli (GE)

Camogli e Gressoney-La-Trinité, firmato il gemellaggio

Tributo di fede al Cristo degli Abissi con il Centro Subacqueo Mediterraneo Duilio Marcante

Camogli e Gressoney-La-Trinité, firmato il gemellaggio
Pubblicato:
Aggiornato:

Camogli-Gressoney-La-Trinité: in aula consiliare la firma del gemellaggio che unisce, ufficialmente, le due città dopo un percorso iniziato nel 2019 con la sottoscrizione del patto d’amicizia.

Grande giornata per Camogli ieri, venerdì 29 agosto

Ieri, venerdì 29 agosto, nella giornata dedicata al Tributo di fede al Cristo degli Abissi, nell’impossibilità, a causa della mareggiata, di raggiungere San Fruttuoso dove, annualmente, si svolge il rito, la firma del gemellaggio, prevista, originariamente, nelle sale dell’abbazia del Fai, e la proiezione di video sulla storia e le curiosità della statua di Guido Galletti, sono state ospitate al palazzo comunale.

I sindaci Giovanni Anelli e Alessandro Girod (accompagnato dall’assessora alla Cultura Paola Rodolfo e dal consigliere Pietro Welf) hanno ribadito, in apertura, le affinità che legano Camogli e Gressoney, a partire dalla devozione al Cristo degli Abissi e al Cristo delle Vette, sul massiccio del Monte Rosa, ripercorrendo le tappe che hanno portato alla firma del gemellaggio, «punto di partenza per rafforzare ulteriormente i rapporti e per futuri sviluppi turistici, economici, culturali, ma, soprattutto, per avvicinare sempre di più le due comunità», i concetti espressi dai due primi cittadini. Anelli e Girod hanno anche rivolto un appello affinché cessino le guerre, invocando la pace tra i popoli.

Anelli ha consegnato a Girod una targa con la scritta: “Il Comune di Camogli esprime la propria contentezza per la firma odierna del Gemellaggio con il Comune di Gressoney-La-Trinité”.

Presenti per l’amministrazione camogliese il vicesindaco Lorenzo Ghisoli, il presidente del consiglio comunale Paolo Terrile, le assessore Emanuela Caneva e Cristina Gambazza, i consiglieri di maggioranza Elisabetta Facchiano e Agostino Bozzo e di opposizione Rocco Antonucci.

Tra le autorità intervenute il consigliere regionale Giovanni Boitano, i comandanti Federica Pesle (polizia municipale di Camogli), Annalisa Luzza (stazione carabinieri) e Mario Zappalà (ufficio locale marittimo).

In sala anche i rappresentanti dei nuclei sommozzatori che, con un prezioso intervento interforze, lo scorso 19 agosto hanno ripulito la statua del Cristo degli Abissi - Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia Costiera e Marina Militare (Comsubin) – con il coordinamento del Servizio Tecnico di Archeologia Subacquea della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Liguria e la “regia” di Alessandra Cabella, storico dell’arte sommozzatore incaricato della conservazione che, da anni, segue personalmente l’organizzazione e la manutenzione. Nel suo intervento Cabella ha sottolineato l’importanza della tutela di un Bene e di tutti i Beni che appartengono al patrimonio dell’umanità e, citando la Seconda Lettera di San Paolo ai Corinzi, ha richiamato i valori di unione e fraternità.

Il vicesindaco Lorenzo Ghisoli ha ringraziato le associazioni camogliesi, «che danno valore al territorio», dal gruppo U Dragun, presente con una nutrita rappresentanza di dragonauti, guidati dal capobarca Andrea Costa, alla Pro loco. Il presidente della Pro loco, Vittorio Crovetto, ha consegnato al sindaco Alessandro Girod parti di reti e boette della tonnarella, auspicando che «possa tornare a essere operativa».

Il sindaco Anelli ha ringraziato le precedenti amministrazioni comunali che si erano attivate per avviare il rapporto di amicizia con Gressoney e Sauro Genocchio, del Centro Subacqueo Mediterraneo Duilio Marcante, l’associazione che, da 71 anni, organizza il Tributo di fede al Cristo degli Abissi, presente a Camogli con il presidente, Giuliano Boero, e un gruppo di soci tra cui Gaetano Tappino, che ha illustrato i video proiettati poco dopo. Commozione e un lungo applauso, in sala, alle parole di Genocchio:

«Le braccia del Cristo degli Abissi protese verso l’alto e quelle del Cristo delle Vette in avanti sono davvero il simbolo dell’unione tra le due città».

La cerimonia in aula consiliare si è conclusa con gli interventi di Alessandro Capretti, direttore dell’abbazia del Fai, e di Salvatore Trompetto, ideatore del nuovo basamento della statua del Cristo degli Abissi (che ha ricordato come le dediche e le preghiere lasciate dai sub sui fondali di San Fruttuoso nel corso degli anni e custodite in un piccolo astuccio di metallo siano state riposizionate sotto al piedistallo a beneficio della posterità).

A seguire la messa in suffragio di chi ha perso la vita in mare celebrata da don Francesco Mortola, sacerdote camogliese, all’oratorio dei Santi Prospero e Caterina. All’organo il maestro Fabrizio Fancello. Davanti all’altare quattro dragonauti con il remo. Al termine la benedizione di una corona d’alloro che Boero e i soci del Centro Duilio Marcante porteranno al Cristo degli Abissi non appena le condizioni del mare lo permetteranno.

Brindisi finale ancora al palazzo comunale dove è stato allestito il rinfresco.

Le immagini

2

Foto 1 di 16

3

Foto 2 di 16

4

Foto 3 di 16

5

Foto 4 di 16

6

Foto 5 di 16

7

Foto 6 di 16

8

Foto 7 di 16

9

Foto 8 di 16

TRE

Foto 9 di 16

QUATTRO

Foto 10 di 16

CINQUE

Foto 11 di 16

SEI

Foto 12 di 16

Targa gemellaggio

Foto 13 di 16

Pergamena gemellaggio

Foto 14 di 16

Torta

Foto 15 di 16

1

Foto 16 di 16