Bergamo (BG)

«Avremmo tutti il diritto di dormine, invece...», una cittadina di Bergamo contro l'aeroporto

La residente di via Bono lamenta i continui decolli e atterraggi, fino a 64 in un solo pomeriggio. Si preoccupa poi per salute e sicurezza

«Avremmo tutti il diritto di dormine, invece...», una cittadina di Bergamo contro l'aeroporto
Pubblicato:
Aggiornato:

«Di giorno bisogna alzare il volume della televisione altrimenti non si sente, di notte non si riesce a chiudere occhio», inizia così una residente di via Bono, a Bergamo, che già lo scorso anno lamentava i disagi legati all’intenso traffico aereo e che non ha visto alcun miglioramento nel mentre.

«Anzi, a me la situazione sembra peggiorata. Ho passato più notti in bianco questa estate per colpa dei rumori. Gli atterraggi avvengono anche fino alle tre di notte e poi i decolli ricominciano alle cinque di mattino. Eppure tutti noi dovremmo avere il diritto a dormire!».

Troppi voli

La cittadina non si dà pace, o meglio, sono gli aerei a non dargliela e per questo è arrivata a contare decolli e partenze: «Ieri (domenica 31 agosto, ndr), tra le 16 e le 23 ne sono partiti 64. Ho controllato anche sul sito dell’aeroporto. Mi è capitato di contare anche solo trenta secondi di distanza tra un decollo e l’altro. E poi hanno anche il coraggio di dire che sono diminuiti!».

Il riferimento è a recenti articoli che hanno parlato di un calo di passeggeri nel primo semestre di quest’anno del 3,6 per cento, rispetto allo stesso periodo del 2024, e alle dichiarazioni del presidente di Sacbo, Giovanni Sanga, che ha confermato «un calo fisiologico che avevamo annunciato già lo scorso anno. Il nostro scalo nel 2024 aveva battuto tutti i suoi record arrivando a 17 milioni e 340 mila passeggeri, non potevamo salire ulteriormente».

I problemi per la salute

L’esasperazione per il rumore che costringe la cittadina a passare notti senza chiudere occhio, si aggiunge la preoccupazione per la salute: «Non voglio pensare all’inquinamento che tutti questi aerei producono e le conseguenze sulla salute per chi vive nella zona. Oltre al fatto che non chiudere occhio di notte non faccia bene allo stato psico-fisico di una persona, bisogna infatti pensare anche a tutti gli inquinanti che vengono dispersi. Penso poi anche al pericolo dettato da questi mezzi che sono sempre più vicini. Forse chi vive in Città Alta o in altri quartieri non ci pensa, ma noi qui in via Bono li vediamo passarci sopra la testa: sono vicinissimi».

Altri esempi

La cittadina è arrivata a informarsi anche su quanto succede in altre parti del mondo: «L’aeroporto di Berlino chiude a mezzanotte e così a Monaco, Düsseldorf, Stoccarda, Amburgo e Brema ho letto che ci sono restrizioni per i voli notturni. Succede anche in Bretagna e lo so per esperienza dato che le mie nipotine e mia figlia vivono lì. Quando l’aereo è in ritardo, viene dirottato su un aeroporto che non è così vicino ai centri cittadini per evitare problemi. Senza andare troppo lontano, a Novara di recente i cittadini si sono subito attivati non appena ci sono stati tre voli notturni fuori schema. E noi bergamaschi non diciamo nulla?».