Cresce la presenza regolare dei cittadini non comunitari in Italia. Secondo i dati diffusi dall’Istat, al 31 dicembre 2024 risultano oltre 3,8 milioni i cittadini non comunitari con un permesso di soggiorno valido, in aumento del 5,6% rispetto all’anno precedente.
L’incremento riguarda la maggior parte delle collettività straniere, con aumenti particolarmente significativi tra i cittadini del Bangladesh (+16,9%), del Pakistan (+13,2%) e della Tunisia (+12,8%). L’unica comunità in lieve calo è quella filippina (-591 persone). L’età media dei soggiornanti è di poco superiore ai 36 anni, con una sostanziale parità di genere (48% donne). I minori rappresentano il 17,3% del totale, una quota che sale al 26,6% tra i nigeriani e al 24,6% tra gli egiziani.
Meno nuovi permessi, ma aumentano quelli per lavoro
Nel 2024 sono stati rilasciati 290.119 nuovi permessi di soggiorno, in calo del 12,3% rispetto al 2023. La diminuzione ha riguardato tutte le principali motivazioni di ingresso, tranne il lavoro, che registra invece un incremento del 3,8%. I permessi per attività lavorativa rappresentano il 13,9% dei nuovi rilasci.
| Motivazione | Numero | Variazione % 2023-2024 |
|---|---|---|
| Totale nuovi permessi | 290.119 | -12,3% |
| Lavoro | 40.451 | +3,8% |
| Famiglia | ≈104.700 | -18,8% |
| Studio | 20.130 | -26,7% |
| Richiesta protezione/asilo | ≈104.000 | -2,0% |
L’aumento interessa soprattutto gli uomini (+16,7%), mentre tra le donne si registra una diminuzione del 30,3%. A trainare la crescita sono in particolare i cittadini tunisini (+79,7%) e indiani (+48%), che insieme coprono oltre due terzi dei nuovi permessi per lavoro.
La Lombardia è la prima regione per rilascio di permessi lavorativi (18% del totale), seguita da Campania (11,2%) e Veneto (10,8%). Quasi la metà dei nuovi documenti riguarda lavoro stagionale (45,9%) o lavoro dipendente (45,1%).
In calo i permessi per famiglia e per studio
Dopo tre anni di crescita, i permessi rilasciati per motivi familiari diminuiscono del 18,8%, pur restando la principale motivazione di ingresso (36,1%). Calano soprattutto i ricongiungimenti di ucraini (-44,9%), indiani (-37,8%), albanesie bangladesi (oltre -28%). In controtendenza, aumentano gli arrivi per famiglia di tunisini (+11,6%), cinesi (+11,5%) ed egiziani (+5,7%).
| Paese | Variazione % 2023-2024 | Osservazioni |
|---|---|---|
| Bangladesh | +16,9% | Prima collettività per nuovi permessi (28.045) |
| Pakistan | +13,2% | Supera India e Filippine per presenze |
| Tunisia | +12,8% | +30,7% nuovi permessi; +79,7% per lavoro |
| Ucraina | -54,2% | Forte calo per fine protezione temporanea |
Anche i permessi per studio registrano una contrazione del 26,7%, con 20.130 nuovi documenti rilasciati, pari al 6,9% del totale. Gli studenti provengono soprattutto da Iran (3.083), Cina (2.557) e Turchia (1.722). Gli atenei più attrattivi si confermano quelli di Lombardia (23,2%) e Lazio (16,4%).
Richieste di asilo in aumento: +15,7%
Nel 2024 le domande di asilo presentate in Italia sono state 151.120, con un incremento del 15,7% rispetto all’anno precedente. Il Bangladesh è il primo Paese di provenienza (32.865 richieste), seguito da Perù (15.595), Pakistan (11.740), Egitto (11.595) e Marocco (9.985). Le donne rappresentano il 19,4% dei richiedenti, provenienti in particolare da Perù, Georgia e Tunisia.
Nel corso dell’anno le Commissioni territoriali hanno esaminato 78.565 prime istanze, respingendo il 64,1% delle domande. Tra le richieste accolte, il 21,3% ha ottenuto lo status di rifugiato e il 40,6% la protezione sussidiaria.
| Indicatore | Valore |
|---|---|
| Richieste di asilo presentate | 151.120 (+15,7%) |
| Prime istanze esaminate | 78.565 |
| Domande respinte | 64,1% |
| Status di rifugiato riconosciuto | 21,3% delle domande accolte |
| Protezione sussidiaria | 40,6% |
I nuovi permessi per richiesta di protezione rappresentano il 35,9% dei rilasci totali, in lieve diminuzione (-2%) rispetto al 2023. Il calo riguarda soprattutto le donne, in gran parte a causa della riduzione dei flussi dall’Ucraina (-54,2%).
Cittadinanze in crescita: oltre 217mila nuovi italiani
Nel 2024 oltre 217mila stranieri hanno acquisito la cittadinanza italiana (+1,8% rispetto al 2023). I cittadini non comunitari rappresentano il 91,9% del totale, pari a quasi 200mila persone.
Le acquisizioni avvengono principalmente per residenza (42%) o per trasmissione ai minori (31,7%), mentre calano quelle per matrimonio (-14,3%). Le collettività più numerose tra i nuovi italiani sono quelle albanese (circa 32mila) e marocchina (28mila), seguite da argentina, indiana e brasiliana.
Oltre un quarto delle naturalizzazioni si concentra in Lombardia (27%), seguita da Emilia-Romagna (13,7%) e Veneto (11,6%).
Lombardia prima per presenze regolari
La Lombardia si conferma la regione con la maggiore presenza di cittadini non comunitari (25,1%), seguita da Lazio (11%) ed Emilia-Romagna (10,8%). Il Nord-ovest ospita da solo il 35,7% dei soggiornanti, mentre il Mezzogiorno si ferma al 17,1%.
Oltre la metà dei titolari di permesso di soggiorno è residente da lungo periodo, anche se la quota è in calo (52,8% contro il 59,3% del 2023), in gran parte per effetto delle acquisizioni di cittadinanza.