Bollate (MI)

ASST Rhodense attiva hotspot infettivologici e Unità di Continuità Assistenziale

Chi necessita di questo tipo di assistenza deve contattare il numero 116117, una volta ricevuta la richiesta, verrà attivato il percorso di accesso.

ASST Rhodense attiva hotspot infettivologici e Unità di Continuità Assistenziale

Come è noto l’aumento dei casi di influenza può creare un iper afflusso al Pronto Soccorso, con conseguente allungamento dei tempi di attesa. Per garantire a tutti un’assistenza adeguata e alleggerire la pressione sugli ospedali, l’ASST Rhodense ha attivato, da oggi e fino al 31 gennaio, due hotspot infettivologici: uno alla Casa di Comunità di Bollate e l’altro la sede di Corsico, in via Marzabotto 12.

Ambulatori dedicati e fasce orarie

Si tratta di ambulatori dedicati ai pazienti con sindrome respiratoria lieve o di media entità, che necessitano di cure nelle fasce orarie in cui il Medico di Medicina Generale non è disponibile.
Gli hotspot sono operativi dal lunedì al venerdì dalle 20 alle 24 e il sabato, nei giorni festivi e prefestivi, dalle 8 alle 20.

Accesso tramite il numero 116117

Chi necessita di questo tipo di assistenza deve contattare il numero 116117; una volta ricevuta la richiesta, verrà attivato il percorso di accesso agli hot spot infettivologici.
Il paziente sarà sottoposto a una visita completa, con rilevazione dei parametri vitali ed esecuzione di test diagnostici rapidi.
Questa organizzazione permetterà di ridurre gli accessi impropri ai reparti di Emergenza-Urgenza e di migliorare la gestione integrata delle patologie respiratorie, sia sul piano diagnostico che terapeutico.
In caso di prolungamento del picco influenzale, il servizio potrebbe essere esteso oltre il 31 gennaio.

Attivata anche l’Unità di Continuità Assistenziale (UCA)

Un altro progetto avviato dall’ASST Rhodense è l’Unità di Continuità Assistenziale (UCA) per l’assistenza domiciliare. Il servizio è attivo dal 1° dicembre ed ha come obiettivo quello di garantire una continuità assistenziale sul territorio dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 20 attraverso visite mediche e valutazioni infermieristiche a domicilio.
L’obiettivo è quello di ridurre gli accessi al Pronto Soccorso, potenziare l’assistenza domiciliare, favorire la presa in carico dei pazienti fragili e rafforzare il supporto territoriale.

A chi è rivolto il servizio

L’équipe dell’UCA che opera a domicilio è composta da un medico e un infermiere ed il servizio è rivolto a pazienti cronici o fragili, persone con disabilità o ridotta mobilità, pazienti dimessi dall’ospedale che necessitano di continuità terapeutica, cittadini con difficoltà ad accedere ai servizi sanitari e ai cittadini orfani di MMG.
L’accesso non è diretto: per attivare il servizio è necessario contattare il numero 116117 che valuta la richiesta e avvia l’intervento.
Altra modalità di attivazione è attraverso il Punto Unico di Accesso presente nelle Case di Comunità attive.

Contatti e informazioni

Sede Legale: viale Forlanini, 95 – 20024 Garbagnate Milanese – Tel. 02.994.301 – Cod. Fisc. e Part. IVA: 09323530965
Posta elettronica certificata: protocollo.generale@pec.asst-rhodense.it

Web: www.asst-rhodense.it

Controlli domiciliari per ultraottantenni senza medico di base

In questa fase di prima attivazione operatori dell’ASST potrebbero chiamare a casa le persone ultraottantenni che non hanno in questo momento assegnato il medico di medicina generale per proporre un accesso domiciliare di controllo.

Le parole del Direttore Generale

“In questo periodo in cui i casi di influenza sono numerosi l’ASST Rhodense ha aderito ad una progettualità regionale pensando a soluzioni integrative per assistere le persone, soprattutto in fasce orarie dove non hanno modo di contattare il medico di base, senza farle passare dai pronto soccorso – spiega il Direttore Generale dell’ASST Rhodense, Marco Bosio – Per quanto riguarda l’assistenza domiciliare è un ulteriore servizio per dare risposta ai bisogni di salute delle persone fragili ai fini della gestione della cronicità, della prevenzione della disabilità e del miglioramento della qualità di vita”.