Le forze di opposizione del Comune di Cornaredo, Partito Democratico e lista “Il Colibrì Sinistra per Cornaredo” hanno promosso un’ assemblea pubblica lo scorso 8 ottobre per discutere i piani urbanistici di tre aree dismesse (SignaLux, ex Alemagna e Icoma). Posti a sedere pieni nella sala Alda Merini di SAn PIetro all’Olmo.
Aree dismesse
Mario Barlocchi per il PD ha precisato che «si è dovuto promuovere quest’incontro poiché l’amministrazione comunale sfugge alla partecipazione dei cittadini e al confronto in consiglio comunale, appiattendosi sulla proposta degli operatori. Da parte nostra chiediamo per l’area Ex Alemagna la cessione pubblica dell’area standard di circa 35mila mq per realizzare un’area verde a sud del canale scolmatore. Per l’area Ex Signal Lux diciamo no alla creazione di una nuova rotonda sulla SS11 e no ai parcheggi privati sull’area verde. Per l’Ex Icoma abbiamo forti perplessità sull’applicazione della deroga all’attuale PGT; chiediamo il ripristino dei 30mila mq a verde e il mantenimento della destinazione residenziale dell’attuale pgt integrata con edilizia convenzionata e residenziale pubblica».
Assemblea liste minoranza
Mary Vono per la lista il Colibrì è invece intervenuta per dire che «stravolgere la pianificazione urbanistica di una comunità con frammenti realizzativi, grazie ad un uso massivo di una normativa regionale è da irresponsabili istituzionali poiché, venendo meno una visione d’insieme, si smarriscono i fondamentali di sostenibilità ambientale, di vivibilità producendo danni irreparabili per lunghi periodi. Ed il tutto senza una reale partecipazione e confronto istituzionale. Il Sindaco D’Urbano e la sua indecifrabile maggioranza si stanno rendendo responsabili con questo recupero delle aree dismesse di condannare Cornaredo a criticità future per tutto il territorio: aumento del traffico con conseguente incremento dell’inquinamento, riduzione del verde pubblico, non considerazione del commercio di vicinato, in particolare per il nuovo progetto dell’area SignaLux. Si vuole, così, alterare l’equilibrio delle realtà socio economiche. Per l’ex ICOMA, invece, si prefigura la realizzazione di un ecomostro Data Center in un’area baricentrica e di congiunzione urbana con San Pietro all’olmo con tutte le criticità irrisolte relative a tale insediamento».
La maggioranza dei cittadini intervenuti hanno espresso preoccupazione in particolare per le conseguenze di qualità della vita con l’incremento del traffico, Uno dei residenti del quartiere Merendi, Francesco Giubileo, ha evidenziato che “c’è bisogno di parcheggi per il quartiere ma crearne 310, di cui la maggioranza al servizio del supermercato, con un enorme distesa di cemento che riduce l’area a verde prevista nel vecchio PGT non va bene. Perché non vengono realizzati sotto o sopra il centro commerciale?” Un altro cittadino ha evidenziato il reale rischio di un massiccio incremento di traffico sulla via Monzoro dovuto alla previsione di un’errata viabilità con un’altra rotonda sulla statale 11».
“Pronti ai ricorsi”
Le forze di opposizione hanno preannunciato che non lasceranno cadere nessun atto possibile (anche l’eventuale ricorso amministrativo) per impedire che l’amministrazione porti a compimento questi interventi con le attuali modalità che avranno grosse ricadute e criticità, peraltro già rappresentate in consiglio comunale. Così come contrasteranno tutte le deroghe al PGT ed agli atti regolamentari che «snaturano la qualità e la sostenibilità della vita dei nostri cittadini che prima devono essere ascoltati come singoli e associazioni perché solo così si può definire uno sviluppo urbanistico condiviso per la nostra città».