San Benigno Canavese (TO)

Ambulatorio di San Benigno, svolta nella sanità locale: in arrivo tre nuovi medici

Firmata in Municipio una convenzione tra il Comune e tre dottoresse

Ambulatorio di San Benigno, svolta nella sanità locale: in arrivo tre nuovi medici
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Ambulatorio di San Benigno, svolta nella sanità locale: in arrivo tre nuovi medici di famiglia in paese.

Ambulatorio di San Benigno

Svolta a San Benigno per quanto riguarda la sanità locale. Lunedì 26 maggio, presso la Sala di Rappresentanza del Municipio, il sindaco Alberto Graffino ha firmato una convenzione con tre medici di base, le dottoresse Noemi Ruggieri, Mariafranca Maietta e Roberta Fazio ognuna delle quali presterà servizio in paese un giorno a settimana nell’ambito di un progetto sperimentale che durerà un anno. Le visite saranno effettuate nell’ambulatorio sul retro del palazzo municipale, ossia presso il centro prelievi che così inizierà effettivamente ad assumere la forma di un polo sanitario (com’era nelle intenzione dell’Amministrazione).

Il problema

Si tratta di una svolta in quanto tale novità rappresenta il punto di arrivo di una «battaglia» iniziata tre anni fa dall’attuale Giunta proprio a fronte dell’inaccettabile carenza di dottori della mutua a San Benigno, dato che finora più della metà dei cittadini era impossibilitata ad avere il medico di famiglia sul territorio del proprio comune di residenza (e trovandosi costretta a recarsi nella vicina Volpiano, che con San Benigno costituisce per l’Asl un unico “ambito” di 21.000 abitanti). Dopo alcuni incontri con i vertici Azienda Sanitaria, l’Amministrazione aveva ottenuto che l’Azienda ponesse vincoli territoriali al fine di indirizzare medici di base a San Benigno.

Dal 10 giugno

A partire dal 10 giugno, le tre dottoresse che prenderanno servizio in paese riceveranno ognuna un giorno in settimana ed ognuna potrà visitare anche i pazienti delle altre due in caso di questioni non differibili. Intanto, il neonato centro prelievi sta registrando numerosissimi accessi (mostrando così di essere un servizio del tutto essenziale per la comunità) e proseguono anche le attività dell’ambulatorio Lilt.