Cuorgnè (TO)

All’evento per il 50° della Mastropietro si è commosso anche don Ciotti

Il fondatore di Libera ha partecipato all’anniversario dell’associazione locale

All’evento per il 50° della Mastropietro si è commosso anche don Ciotti

di Marco Campagnolo

All’evento per il 50° della Mastropietro si è commosso anche don Ciotti. Il fondatore di Libera ha partecipato all’anniversario dell’associazione locale.

50° della Mastropietro

Il momento clou dell’incontro di sabato scorso all’ex Manifattura di Cuorgnè per i 50 anni dell’Associazione Mastropietro doveva essere l’intervento di don Luigi Ciotti. Ma il ruolo gli è stato “scippato”, alla fine e con il suo pieno apprezzamento, dall’intervento di Luca. Luca è più di un utente della Mastropietro: è un utente che è stato integrato e inserito nelle attività dell’associazione e opera come volontario. La sua salita sul palco è stato un “fuori programma” che però, più di tanti racconti, ha spiegato cosa è l’associazione cuorgnatese.

Il racconto di Luca commuove don Ciotti

«Grazie all’Associazione Mastropietro, nella quale mi sono inserito benissimo, da dieci mesi abito in un alloggio nel quale mi gestisco in autonomia. Inoltre durante il giorno mi occupo di attività di volontariato per l’associazione». Sono state le parole iniziali di Luca, che poi ha continuato a raccontarsi, dovendosi fermare più volte per la commozione. Commozione che ha conteggiato anche Andrea Contratto, fino a quel momento “freddo” presentatore dell’evento. Commozione che è arrivata a don Luigi, che ha voluto battere il cinque con Luca, il cui intervento è stato il giusto coronamento di un pomeriggio in cui, prendendo le mosse dalla Mastropietro, il discorso si è allargato a concetti di comunità, di aiuto e di amore. «Non dimentichiamoci – ha spiegato Ciotti – che il tempo dell’amore non è stabilito da chi ama, ma da chi ha bisogno di essere amato. Occorre rispondere a quel bisogno di amore e la Mastropietro nasce proprio da questo bisogno».

Don Ciotti racconta Gigio

Don Ciotti ha quindi ricordato il giovane Gigio (al secolo Egidio Costanza, presidente e fondatore dell’associazione). «Un giovane operaio che sgobbava, ma che senza chiasso, senza rumore, ha iniziato ad accogliere». E con Gigio ha ricordato la moglie Tiziana Ciliberto, mancata nel 2023. «Ho avuto la gioia di celebrare quel matrimonio, di condividerlo, di averla conosciuta in un momento difficile, quando arrivò al Gruppo Abele in un momento di fragilità, ma da lì in poi ha trasformato la sua vita, mettendosi in gioco e diventando un’eccezionale operatrice, educatrice, animatrice». Prima di Ciotti era stato lo stesso Gigio a ricordare la moglie dedicandole il libro, presentato durante l’evento, che racconta i 50 anni dell’associazione. «Incontrarci non è stato per caso: ha portato un contributo importante all’associazione e attraverso questo libro continuerà a camminare con noi». Nel libro, come spiegato dal coordinatore editoriale Franco Santamaria, sono stati raccolti i racconti di utenti e ex utenti, di operatori e di ex operatori. «Non era possibile raccontare 50 anni… più che altro è il “fermo immagine” di alcune storie, di pezzi di vita. In molti casi sono storie di fragilità. È un libro che non nasconde la fatica e nemmeno i fallimenti e si conclude con il “Manifesto” della Mastropietro».