Lovero (SO)

Alessandrino d’Oro a Giulio Visini e Ausilia Leoni

Intensa e toccante la cerimonia, nella cornice della chiesa di Sant'Alessandro, di consegna delle benemerenze civiche nel pomeriggio di martedì scorso.

Alessandrino d’Oro a Giulio Visini e Ausilia Leoni
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Intensa e toccante la cerimonia, nella chiesa di Sant'Alessandro, di consegna delle benemerenze civiche denominate Alessadrino d’Oro nella splendida cornice della festa di Sant’Alessandro, martedì scorso a Lovero. Moltissimi i presenti: è stato un abbraccio autentico, caloroso, che l’intera comunità ha voluto tributare a due persone straordinarie. "Due anime belle - ha detto il sindaco Annamaria Saligari - che, con percorsi diversi, hanno lasciato un segno profondo e duraturo nella vita del nostro paese". Giulio Visini, visibilmente commosso, ha ricevuto l’Alessandrino d’Oro con la discrezione e la sobrietà che lo accompagnano da sempre. Motivazione: "Con stima e gratitudine per l’impegno civico e la straordinaria testimonianza di volontariato, vissuta con dedizione, umanità e profondo senso di solidarietà. Fondatore del Centro Olimpia Lovero, ha creduto nello sport come strumento educativo e ha continuato a trasmetterne i valori con entusiasmo, educando intere generazioni. Una vita esemplare, segnata da passione, responsabilità e amore per il prossimo e per il proprio paese. Un’eredità preziosa per l’intera comunità".

Il tempo

Ausilia Leoni, stupita e felice, ha stretto tra le mani l’Alessandrino d’Oro con la tenerezza di chi ha donato il proprio tempo e il proprio cuore, per far stare bene gli altri. Motivazione: "Con profonda riconoscenza e affetto, per una vita dedicata all’insegnamento, all’impegno civico e alla cura silenziosa degli altri. Per aver trasmesso, con il proprio esempio, i valori della gratuità, della solidarietà e dell’accoglienza, e per aver fondato, con visione e coraggio, l’associazione “Giovani di un Tempo”, facendo riscoprire il valore dello stare insieme e della condivisione. Testimonianza straordinaria di lungimiranza, umanità, generosità e amore per la comunità". "A entrambi va il nostro grazie più sincero. Per ciò che hanno fatto. Per ciò che continuano a essere. Perché il loro percorso è parte viva della nostra storia, e il loro esempio ci aiuta a credere ancora nel valore delle cose vere". Presenti alla cerimonia oltre alla comunità e alle associazioni del paese, Alpini, il vescovo Luciano Capelli, gran parte dei sindaci del mandamento e il prefetto di Sondrio Anna Pavone.