Al museo delle Scienze naturali di Torino presentata la 95ª edizione della Fiera del Tartufo bianco d'Alba
«Il tartufo è un patrimonio identitario per il Piemonte, una risorsa strategica che unisce eccellenza agroalimentare, cultura del territorio e attrattività turistica internazionale – ha dichiarato l’assessore alla Tartuficoltura della Regione Piemonte, Marco Gallo – Il tartufo bianco d’Alba non è soltanto un prodotto unico al mondo per qualità e profilo organolettico: è un vero e proprio motore economico per le nostre terre. Ogni anno, muove un indotto che supera i 100 milioni di euro tra raccolta, commercio, ristorazione ed eventi collegati, con ricadute significative su filiere strategiche come l’enogastronomia e il turismo esperienziale. La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba è la sintesi perfetta tra autenticità, tradizione e valorizzazione del territorio».

Tra gli eventi di maggior richiamo per i turisti (attrae oltre 600mila visitatori provenienti da più di 70 paesi al mondo) si colloca la Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba (dall’11 ottobre all’8 dicembre) che si è presentata alla stampa internazionale, in collaborazione con la Regione Piemonte, con un evento esclusivo organizzato nella cornice del Museo Regionale delle Scienze Naturali di Torino.
Il mercato del tartufo bianco ha un fatturato annuale di 250 milioni di euro
Ha raggiunto la 95ª edizione. Il mercato del tartufo bianco genera un fatturato annuale di circa 250 milioni di euro e che per ogni euro investito ne produce circa 55 di fatturato aggiuntivo, grazie all’indotto legato alla ristorazione il turismo e il commercio. La valutazione dell’impatto della comunicazione generata dall’evento elaborata attraverso l’Advertising Value Equivalent, stimato confrontando i valori medi dei listini pubblicitari italiani e internazionali, attribuisce alla Fiera un impatto 3,65 milioni di euro: una cifra 26 volte superiore rispetto al budget di promozione e comunicazione investito dalla manifestazione e di 79 volte superiore rispetto alla spesa per l’acquisto degli spazi pubblicitari. Inoltre, la manifestazione è capace di generare una spesa diretta di oltre i 18 milioni di euro e un impatto sull’economia della provincia di oltre 42,28 milioni.
«Il tartufo è un patrimonio identitario per il Piemonte, una risorsa strategica che unisce eccellenza agroalimentare, cultura del territorio e attrattività turistica internazionale – ha dichiarato l’assessore alla Tartuficoltura della Regione Piemonte, Marco Gallo – Il tartufo bianco d’Alba non è soltanto un prodotto unico al mondo per qualità e profilo organolettico: è un vero e proprio motore economico per le nostre terre. Ogni anno, muove un indotto che supera i 100 milioni di euro tra raccolta, commercio, ristorazione ed eventi collegati, con ricadute significative su filiere strategiche come l’enogastronomia e il turismo esperienziale. La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba è la sintesi perfetta tra autenticità, tradizione e valorizzazione del territorio».
Intanto la Regione Piemonte ha stanziato un budget complessivo nel triennio di oltre un milione e mezzo di euro per salvaguardare il tartufo.