Verolengo (TO)

Addio a Michele Frassà, imprenditore che amava fare festa

Una notizia che ha lasciato un grande vuoto in tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato e gli hanno voluto bene

Addio a Michele Frassà, imprenditore che amava fare festa

È la tarda mattinata di martedì 2 dicembre quando il tam-tam dei messaggi che hanno iniziato a circolare tra i verolenghesi, e non solo, ha annunciato la notizia che nessuno avrebbe mai voluto sentire: la scomparsa, all’età di 72 anni, di Michele Frassà, imprenditore. Una notizia che ha lasciato un grande vuoto in tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato e gli hanno voluto bene.

Addio a Michele Frassà, imprenditore che amava fare festa

Michele era un uomo brillante sin da giovane, capace di illuminare l’ambiente con la sua presenza. Amava stare in mezzo alla gente, circondarsi degli amici di sempre e condividere con loro il tempo libero, con quel carattere aperto e generoso che lo ha sempre contraddistinto. Molti lo ricordano come una persona dal cuore grande, che non ha mai fatto mancare sostegno e vicinanza, anche nei periodi più difficili della sua vita, quelli che lo hanno segnato profondamente. Nonostante tutto, ha sempre trovato la forza di andare avanti con dignità e determinazione.

Il ricordo degli amici

Per molti anni Michele ha abitato a Verolengo, paese a cui è rimasto profondamente legato come ricorda anche l’amico di infanzia Franco Ponzetto.
«E’ stato mio compagno di classe alla scuola elementare di Verolengo – racconta Ponzetto, sorridendo – Avevamo la maestra Barberis che non temeva di usare il bastone. E con noi lo usava perché eravamo particolarmente discoli e a casa, mai a lamentarci, stavamo in silenzio altrimenti era peggio». Franco, anche lui classe 1953, ricorda bene anche la leva: «Era un personaggio di grande compagnia, un traino durante i festeggiamenti. Con lui al tavolo non si era mai tristi, anzi. Negli ultimi anni, dopo le nozze, viveva a Chivasso e spesso lo vedevo il mercoledì mattina, intorno alle 9 davanti al Duomo perché andava in chiesa».

Il trasferimento a Chivasso

Infatti, dopo essersi sposato, si era trasferito con la moglie Carla nel centro di Chivasso, dove aveva trovato una nuova dimensione senza però perdere i contatti con gli amici di Verolengo anche se, al pranzo di metà novembre delle sua leva, non era riuscito ad andare perché non sta bene.

Il lavoro e la vita

Il lavoro ha rappresentato per lui una costante e un punto fermo. Ha dedicato gran parte della sua vita all’azienda di famiglia, la Frassà, con sede in uno dei capannoni industriali di via Vincenzo Lancia, in località Casabianca di Verolengo. Un’impresa solida e conosciuta, che nel corso degli anni ha impiegato numerosi operai e che si occupava di escavazioni, movimento terra, asfalti e ripristini stradali, demolizioni, estrazione di materiali inerti e progettazione e realizzazione di opere edili pubbliche, industriali e commerciali. Michele ha portato avanti l’attività con impegno, sacrificio e responsabilità, anche quando le difficoltà economiche del settore sono diventate sempre più pesanti. Ha lottato sino a quando gli è stato possibile, con la tenacia che aveva sempre contraddistinto il suo modo di affrontare la vita.

Oggi, chi lo ha conosciuto sceglie di ricordarlo per ciò che più lo definiva: la sua umanità, la sua laboriosità, il suo sorriso schietto e quel modo sincero di essere presente.
Michele, inoltre, era stato anche priore della Confraternita di San Michele esattamente dieci anni fa. Era il 2015 quando ricoprì questo ruolo.
Verolengo, insieme a quella di Chivasso, si stringe attorno alla moglie Carla e a tutti i familiari, conservando nel cuore il ricordo di un uomo che ha lasciato un segno profondo.
Verolengo darà l’ultimo saluto a Michele domani, giovedì 4 dicembre alle 15, nella chiesa parrocchiale. Questa sera, mercoledì 3 alle 20, sarà recitata il Santo Rosario sempre in chiesa parrocchiale.