Torino (TO)

A Torino debutta l’intelligenza artificiale che rende la cura più umana e personalizzata: il progetto parte dall’RSA Richelmy

Ancelia utilizza sensori ottici e algoritmi di intelligenza artificiale per rilevare in modo non invasivo lo stato dell’ambiente e dei residenti, elaborando dati in tempo reale e segnalando quando è meglio intervenire

A Torino debutta l’intelligenza artificiale che rende la cura più umana e personalizzata: il progetto parte dall’RSA Richelmy

Il gruppo emeis Italia annuncia l’avvio di un progetto che introduce una tecnologia basata sull’intelligenza artificiale all’interno delle sue strutture di assistenza agli anziani a partire da Richelmy di Torino.

La piattaforma Ancelia

La piattaforma Ancelia, sviluppata da TeiaCare, è ora operativa nella struttura torinese per potenziare la qualità dell’assistenza – in particolare durante le ore notturne – unendo tecnologia e cura in un unico gesto di attenzione verso gli ospiti.

Ancelia utilizza sensori ottici e algoritmi di intelligenza artificiale per rilevare in modo non invasivo lo stato dell’ambiente e dei residenti, elaborando dati in tempo reale e segnalando quando è meglio intervenire.

È un “occhio digitale”, sempre vigile ma discreto, che permette agli operatori di essere presenti anche dove non possono trovarsi fisicamente, intervenendo tempestivamente in caso di situazioni potenzialmente critiche – come alzate dal letto non assistite, assenza prolungata o posture rischiose – senza interrompere inutilmente il riposo o la serenità degli ospiti.

“Abbiamo scelto di inserire Ancelia a Richelmy come primo passo – dichiara Alessandra Taveri, CEO di Gruppo Emeis Italia – perché crediamo che innovazione e cura possano e debbano viaggiare insieme. L’obiettivo è estendere questo investimento alle altre strutture del gruppo. È bene sottolineare che questo strumento non sostituisce in alcun modo il valore umano dell’assistenza: infermieri, operatori sociosanitari e coordinatori restano protagonisti del percorso di cura. La tecnologia entra come supporto, non come sostituto: amplifica le capacità del team, alleggerisce alcune attività o ad alto rischio e lascia più tempo al contatto umano, all’ascolto e alla personalizzazione dell’intervento.”

In un contesto nazionale dove la domanda di assistenza cresce e dove la gestione notturna va gestita nel migliore dei modi l’adozione di strumenti tecnologici avanzati consente di:

• intervenire più rapidamente quando serve;
• ridurre le interruzioni non necessarie del riposo degli ospiti;
• potenziare la capacità di monitoraggio del personale.

Come funziona

• Il personale riceve notifiche in tempo reale attraverso un’app mobile quando è necessario intervenire in un nucleo o in una stanza.
• I responsabili della struttura accedono a report e dati aggregati che permettono di valutare l’andamento assistenziale, il carico di lavoro e i momenti critici.
• Gli ospiti vivono una permanenza più serena, grazie ad un monitoraggio invisibile (nessuna telecamera attiva, solo sensori ottici) e a interventi più mirati.

L’implementazione sarà accompagnata da formazione degli operatori, dialogo costante con il personale e valutazione dei risultati. L’introduzione tecnologica non è vista come un “upgrade a sé”, ma come parte integrante del modello assistenziale che mette al centro le relazioni, l’ascolto, la competenza umana.

www.emeisitalia.it