Carmagnola (TO)

A Carmagnola è scoppiata la 76ª edizione della Fiera del Peperone

«La Fiera unisce tradizione e radicamento sul territorio, innovazione e ricerca dal campo alla cucina, coinvolgendo ogni anello della filiera - produttori, chef, personalità dello spettacolo e dei media – in una formula che ha saputo evolvere e crescere senza perdere di vista le proprie origini e raggiungendo pubblici sempre nuovi e più ampi - dichiara l’assessore regionale Paolo Bongioanni - Questa è la direzione nella quale il futuro del cibo piemontese deve muoversi. La Regione continuerà a sostenerlo con strumenti innovativi, adeguati ai cambiamenti e ai nuovi scenari che vedono saldarsi sempre più territorio e competitività, cultura materiale e immateriale, enogastronomia e turismo, per una crescita economica dalle ricadute di cui beneficeranno tutti».

A Carmagnola è scoppiata la 76ª edizione della Fiera del Peperone
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L’enogastronomia, le fiere, le sagre richiamano turismo, ormai, è noto. Sul finire dell’estate sono numerosi gli appuntamenti che si propongono come tradizioni consolidate eppure sempre ricchi di novità.

La Fiera del Peperone ha spento 76 candeline a Carmagnola: il 29 la serata inaugurale

Uno di questi è la Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola, l’evento che da ormai 76 anni rende omaggio al prodotto che ha reso la città di Carmagnola famosa in tutto il mondo; si tratta della seconda edizione curata da SGP Grandi Eventi. La serata inaugurale di venerdì 29 agosto ha visto come ospite d’eccezione sul palco insieme alle autorità cittadine, lo chef Daniele Persegani, volto di noti format televisivi culinari. Confermati il premio Peperone d’Oro a una personalità carmagnolese che si sia particolarmente distinta per impegno e carriera, portando lustro e prestigio alla città, e il Premio Bontà che ogni anno vuole con questo riconoscimento ringraziare una realtà del comparto sociale, solidale, sanitario e del volontariato.

La novità dell'area eventi PalaPeperone

Novità, invece, l’area eventi BTM PalaPeperone, per ospitare nella fascia pomeridiana e preserale appuntamenti live gratuiti dedicati al pubblico, con showcooking, degustazioni, presentazioni letterarie ma anche incontri a tema con importanti ospiti dal mondo food e dell’alta cucina: torna l’apprezzatissimo format Confessioni Laiche condotto dal giornalista, scrittore e critico gastronomico Paolo Massobrio, che per l’occasione incontrerà due imprenditori del settore enogastronomico, per raccontare al pubblico presente le loro esperienze e i loro progetti: e cioè Ambrogio Invernizzi di Inalpi e Sergio Miravalle, fondatore del Bagna Caoda Day. Altri due appuntamenti molto attesi sono quelli tenuti dal critico gastronomico Edoardo Raspelli che ospiterà due chef del territorio invitati a presentare un loro piatto incentrato sull’utilizzo del prodotto protagonista della Fiera. Spazio anche alle realtà locali ed espositrici: alcune aziende presenti infatti presenteranno i loro prodotti legati al peperone, con storytelling e degustazione, per farne conoscere a tutti i mille usi e declinazioni.

Gli eventi artistici a corredo della manifestazione

Nei fine settimana, le vie e le piazze del centro saranno inoltre animate da spettacoli itineranti, performance artistiche e installazioni pop, come la maxi-scritta Carmagnola alta due metri che verrà realizzata interamente di peperoni, o il peperone sonoro, una creazione che tramite sensori e microfoni permetterà di suonare i peperoni come fossero un vero pianoforte. Immancabile la rassegna Foro Festival che ospiterà grandi artisti dal panorama della cultura e della musica nazionale come lo psichiatra, saggista e divulgatore Paolo Crepet, ma anche della serata La Vita a 30 Anni, format musicale che porta in scena tutto il meglio della musica anni ’90 e 2000.
Programma completo: www.fieradelpeperone.it.

«La Fiera unisce tradizione e radicamento sul territorio, innovazione e ricerca dal campo alla cucina, coinvolgendo ogni anello della filiera - produttori, chef, personalità dello spettacolo e dei media – in una formula che ha saputo evolvere e crescere senza perdere di vista le proprie origini e raggiungendo pubblici sempre nuovi e più ampi - dichiara l’assessore regionale Paolo Bongioanni - Questa è la direzione nella quale il futuro del cibo piemontese deve muoversi. La Regione continuerà a sostenerlo con strumenti innovativi, adeguati ai cambiamenti e ai nuovi scenari che vedono saldarsi sempre più territorio e competitività, cultura materiale e immateriale, enogastronomia e turismo, per una crescita economica dalle ricadute di cui beneficeranno tutti».