Abbiamo fatto "i conti in tasca" alle associazioni
Tempo di dichiarazione dei redditi, tempo di «5 per mille». Ma quali sono gli enti del Terzo settore (realtà sportive, cooperative sociali, organizzazioni di volontariato) che lo scorso anno sono state più «premiate» dai contribuenti? Ecco tutti i beneficiari

Sembra un paradosso ma «fare i conti in tasca» ai volontari è un esercizio fondamentale per cogliere la vitalità del territorio. Il «5 per mille», la quota dell'Irpef che ogni anno scegliamo di destinare nella dichiarazione dei redditi, si rivela linfa vitale per le realtà del terzo settore. E i dati del 2024 per la provincia di Brescia, resi noti dall'Agenzia delle Entrate, lo dimostrano chiaramente, svelando quali associazioni siano state maggiormente «premiate» dalla generosità dei contribuenti.
La scelta tramite le dichiarazioni dei redditi
Tra i beneficiari dei fondi, sono diverse le associazioni che hanno ricevuto preferenze da più di 114mila cittadini, che in media hanno destinato poco più di nove euro ciascuno. La quota più consistente è rappresentata dagli enti del terzo settore, poi diverse realtà dedicate alla ricerca e all’assistenza sanitaria oltre a un notevole numero di associazioni sportive. Non mancano le organizzazioni culturali, gli enti religiosi a cui si aggiungono volontari del soccorso, oratori, gruppi avisini e i Comuni che dimostrano la capillarità delle scelte.
Ovest: oltre 114mila euro contro il randagismo
L'organizzazione di volontariato «Uno per tutti, tutti per loro» di Chiari si conferma la regina delle donazioni incassando oltre 114mila euro grazie al contributo di ben 5.321 contribuenti. Un risultato che la posiziona nettamente al di sopra delle altre realtà. Per i primi dieci enti beneficiari, infatti, 12.395 contribuenti hanno scelto di donare quasi 300mila euro, testimonianza del ruolo che il «5 per mille» ha nel sostenere le attività sociali.
Il podio della solidarietà vede anche l'associazione palazzolese «Saffi» ben staccata con 35mila circa di contributi e altri due sodalizi, il «Nastro Viola» di Travagliato (più di 24mila euro) e l'associazione «Regina della Pace», sempre di Palazzolo sull'Oglio con poco meno di 23mila euro. La top ten dei beneficiari evidenzia una prevalenza di organizzazioni che operano nel volontariato e nel sociale. Oltre ai nomi già citati, nella top ten emergono altre realtà che, grazie alla generosità dei contribuenti, hanno ricevuto un sostegno significativo.
Tra queste, la «Fondazione Villa Serena» di Pontoglio che ha raccolto quasi 21mila euro e la «Fondazione Alessandra Bono» che si occupa di progetti sociali e ha sede a Corte Franca (18.335 euro). A seguire, troviamo «Rovato Soccorso» (oltre i 18mila) e subito dietro la cooperativa sociale iseana «Raphael», la «Fondazione Nadia Valsecchi» (Palazzolo sull’Oglio) e «Il Vomere» di Travagliato che hanno beneficiato di fondi attorno ai 15mila euro.
Nella Bassa trionfano gli Amici di Raphael
Nella Bassa bresciana, appena sotto l'associazione animalista clarense si posizionano gli «Amici di Raphael» di Calcinato, gruppo che da decenni si impegna nell'organizzazione di servizi di natura sanitaria e assistenziale in tutta la zona. Ha ottenuto 1749 dichiarazioni, per un totale in termini economici di 66mila e 700 euro. Molto in alto nella classifica anche l'«Associazione italiana Cheratoconici», che ha sede a Gottolengo e che si occupa - a livello nazionale - di sensibilizzare istituzioni, medici e cittadini sulle esigenze e i problemi delle persone con cheratono, una rara malattia progressiva dell'occhio che colpisce la cornea.
A conferma dell'affetto e dell'attenzione verso il mondo della tutela degli animali, anche il «Telefono difesa animali», organizzazione di volontariato con sede a Capriano del Colle, ha fatto il pieno di preferenze e di donazioni: quasi 1200 contribuenti hanno deciso di devolvere il proprio 5 per mille all'associazione, che ha incassato oltre 33mila euro secondo i dati dell'Agenzia delle entrate.
Poco sotto, a Leno spunta «I bambini del Dharma», seguita dai «Compagni di Strada» di Desenzano del Garda e dalla Croce verde di Orzinuovi. Ancora Leno, poi, per un'associazione di origine sikh: il «Gurudwara Shri Guru Hargobind Sahib Ji» è un luogo di culto gestito dall'omonima comunità, che come molte associazioni fondate da stranieri incassano molte delle preferenze dei contribuenti delle rispettive comunità.
La tutela dei beni culturali e paesaggistici
Se la stragrande maggioranza dei beneficiari sono associazioni «standard» costituite nelle forme di gruppi dilettantistici, di organizzazioni di volontariato, di enti di promozione sociale o di onlus, un capitolo a parte meritano le organizzazioni più complesse che pure possono accedere all'erogazione del 5 per mille. Parliamo ad esempio degli enti deputati alla valorizzazione dei beni culturali, come la Fondazione «Il vittoriale degli Italiani» di Gardone Riviera, oppure «Brescia Musei». Il primo ente ha incassato poco più di 14mila euro, mentre il secondo poco meno di duemila.
Gli enti scientifici
Discorso analogo per gli enti che si occupano specificamente di ricerca scientifica, come l'ospedale Poliambulanza e la relativa omonima. fondazione (quasi duemila scelte, per quasi 100mila euro di incasso), l'UniBs (939 scelte, 50mila euro).
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