Rovigo (RO)

Incontro ieri sera a Rovigo sulla proposta di legge del Pd per il rilancio delle aree interne

Incontro organizzato nella sala della Pescheria Nuova, per presentare la proposta di legge del Pd per il rilancio delle aree interne

Incontro ieri sera a Rovigo sulla proposta di legge del Pd per il rilancio delle aree interne

Come rilanciare le aree interne, ovvero quelle parti di territorio più isolate, meno popolate e più distanti dai servizi, invece di condannarle all’ “inesorabile declino”?.

Ne ha voluto parlare in un convegno organizzato venerdì 31 ottobre 2025 dalle 18, nella sala della Pescheria Nuova in Corso del Popolo, 140 a Rovigo, il Partito Democratico, contestando il Governo che, in un documento ufficiale, ha messo nero su bianco come “accompagnarle” sul viale del tramonto.

Il rilancio è stato oggetto di una proposta di legge elaborata dal Partito Democratico, che ritiene inaccettabile e irrispettoso per intere comunità un intento del genere.

Un tema di massima attualità

Il Polesine, tra le tante altre in Italia, rientra a pieno titolo nella definizione di area interna e dovrà lottare con le unghie e per i denti per non trovarsi abbandonato al declino che il Governo, al contrario, pare avere già apparecchiato.

Queste le premesse dell’incontro nel quale, dopo i saluti di Diego Crivellari, capogruppo del Pd in consiglio comunale a Rovigo e già deputato, si sono susseguiti gli interventi di Francesco Boccia, senatore del Pd, già ministro per gli Affari regionali e le autonomie; Claudio Stefanazzi, deputato del Pd, vicepresidente della commissione parlamentare per le Questioni regionali; Marcella Zappaterra, consigliera regionale dell’Emilia Romagna, con deleghe ad Aree interne, Parco del Delta, Mab e siti Unesco. (Relatori ed ospiti nella foto di copertina)

A moderare l’incontro Nadia Romeo, rodigina, deputato del Pd e componente della commissione Agricoltura. Presenti le segreterie dei sindacati Cgil, Cisl e Uil.

L’alternativa all’inaccettabile piano del Governo

Al piano governativo per le aree interne, il Partito Democratico, ha presentato una serie di proposte alternative ed, a suo avviso, attuabili come:

  • Istituzione di un fondo infrastrutture per la viabilità provinciale e comunale e per un piano straordinario contro il dissesto idrogeologico.
  • Impresa e lavoro: agevolazioni fiscali e contributive decennali per nuove attività e start-up nei comuni delle aree interne; credito d’imposta per chi adotta il lavoro agile (2026-2028) e fondo per spazi di coworking.
  • Economia rurale: piano nazionale agricoltura e foreste (ISMEA) per formazione, filiere e distretti del cibo; risorse crescenti dal 2026.
  • Cultura e coesione: istituzione di un fondo sulle annualità 2025-2027 per interventi sociali, culturali e di rigenerazione del patrimonio.
  • Scuola e sanità nelle aree interne: previsione di incentivi di carriera e crediti d’imposta per alloggi a docenti e personale sanitario che operino nelle aree interne; deroghe al numero minimo/massimo di alunni per classe; indennità aggiuntive per il personale sanitario.
  • Mobilità e connettività; rifinanziamento manutenzione strade provinciali; fondo per il trasporto pubblico locale, per le annualità (2025-2026) per frequenze e rotte; obblighi su reti stradali/ferroviarie per la continuità dei servizi mobili e digitali e spinta alla telemedicina.
  • Ambiente: istituzione di un fondo dedicato (2026) per mitigazione del rischio idro-idrogeologico; delega sul pagamento dei servizi ecosistemici e Green Communities.
  • Capacità amministrativa e casa: previsione di deroghe ai vincoli alle assunzioni con fondo stabile per personale comunale; credito d’imposta sugli interessi dei mutui per prima casa in montagna.