Internazionale

Test missilistici della Corea del Nord alla vigilia della visita di Trump a Seul

I missili sono rimasti in volo per oltre due ore, attraversando un’ampia zona marittima prima di finire in mare aperto

Test missilistici della Corea del Nord alla vigilia della visita di Trump a Seul

Alla vigilia della visita ufficiale del presidente statunitense Donald Trump in Corea del Sud, la Corea del Nord ha effettuato un nuovo test missilistico terra-mare al largo della propria costa occidentale.

Un segnale politico e militare importante diretto a Washington e ai suoi alleati nella regione.

Test missilistici della Corea del Nord

Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa ufficiale KCNA, i missili sono stati lanciati da una nave della marina nordcoreana e sono rimasti in volo per oltre due ore, attraversando un’ampia area marittima prima di finire nel Mar Giallo.

Il test sarebbe stato supervisionato da Pak Jong Chon, vicepresidente della Commissione militare centrale del Partito dei Lavoratori, mentre il leader Kim Jong-un non era presente.

Kim Jong Un contro film di Hollywood e K-pop che "corrompono" i suoi giovani: rischio pena di morte
Kim Jong Un

Poche ore alla visita di Trump a Seul

Il tempismo dell’operazione non sembra casuale: l’episodio si è verificato poche ore prima dell’arrivo di Trump a Seul dove il presidente americano parteciperà al vertice dell’Asia-Pacific Economic Cooperation (APEC) e incontrerà il suo omologo sudcoreano Lee Jae-myung.

Trump e il presidente sudcoreano alla Casa Bianca

Il lancio di Pyongyang viene così interpretato come una dimostrazione di forza e una provocazione diplomatica, volta a riaffermare la potenza del regime nell’equilibrio della penisola coreana.

“Sono stati ottenuti importanti successi nello sviluppo delle nostre forze nucleari come mezzo di deterrenza militare”, ha dichiarato Pak Jong Chon citato da KCNA, sottolineando che l’esercito nordcoreano ha colpito con precisione un bersaglio in mare aperto.

Un dimostratone di forza militare

Sebbene Kim Jong-un non abbia presieduto personalmente il test, la mossa porta chiaramente la sua impronta strategica. Pyongyang vuole mostrare al mondo che le sue strutture militari operano con efficacia e nessuno le può contrastare.

Il messaggio è duplice: da un lato ribadire che la Corea del Nord è armata e pronta a difendere la propria sovranità, dall’altro ricordare a Trump e alla comunità internazionale che nessun summit o negoziato potrà ignorare la potenza militare del Paese.