Sono stati rinviati a giudizio i genitori della vittima e quelli del suo compagno nell’inchiesta sulla sposa minorenne emersa a Latina. La ragazzina era stata costretta a subire violenza sessuale per restare incinta a soli 12 anni dopo un matrimonio celebrato secondo il rito rom.
Il gup ha fissato la prima udienza per il 14 aprile prossimo e ammesso la costituzione di parte civile del Garante dell’infanzia, della tutrice della minore e di due associazioni. Respinta la richiesta del Comune di Latina.
L’indagine era nata da un procedimento per droga nella casa dove la giovane viveva con il compagno e i genitori di lui. Durante gli accertamenti sono emerse le presunte responsabilità degli imputati. La scoperta degli abusi e avvenuta attraverso le intercettazioni. La ragazzina dopo aver perso il bambino sarebbe stata costretta ad avere altri rapporti sessuali per rimanere nuovamente incinta. Una quinta persona, coinvolta solo nel fronte legato allo spaccio, sarà giudicata con rito abbreviato.