Alessandria (AL)

L’ortopedia e la traumatologia dell’AOU di Alessandria come presidio strategico del territorio

All’ Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria un reparto hub per i grandi traumi della strada e dell’anziano

L’ortopedia e la traumatologia dell’AOU di Alessandria come presidio strategico del territorio

Incidenti stradali, politraumi complessi e fratture dell’anziano: l’Ortopedia e Traumatologia dell’AOU di Alessandria, diretta dal dottor Danilo Chirillo,  è un presidio essenziale per la sicurezza sanitaria del territorio.

Il pronto intervento che salva vite

Essere un centro hub significa farsi carico delle emergenze più gravi, quelle che richiedono competenze specialistiche e una risposta immediata. È il ruolo che l’Ospedale di Alessandria svolge quotidianamente nel campo dell’ortopedia e della traumatologia, con un’attività che copre l’intero arco dell’anno, senza interruzioni.

Una parte consistente del lavoro riguarda la traumatologia della strada, con numerosi incidenti automobilistici e motociclistici, spesso concentrati sulle principali arterie autostradali che attraversano la provincia. A questi casi si aggiunge la gestione dei politraumi complessi, che coinvolgono più apparati e richiedono un intervento coordinato tra diverse specialità.

Fondamentale è il modello del trauma team: un sistema che consente di attivare in tempi rapidissimi anestesisti, chirurghi, ortopedici, neurochirurghi e rianimatori per stabilizzare il paziente e impostare il percorso di cura più adeguato. Un’organizzazione che fa la differenza tra la vita e la morte nei casi più critici.

Accanto ai grandi traumi, il reparto affronta una sfida altrettanto rilevante: quella delle fratture di femore negli anziani, che ad Alessandria raggiungono numeri elevati ogni anno. Si tratta di eventi che non sono mai “banali” e che, se non trattati tempestivamente, possono avere conseguenze molto gravi.

La capacità di rispondere a emergenze così diverse, mantenendo elevati standard di cura, conferma il valore strategico di una struttura che rappresenta un punto di riferimento non solo per la città, ma per un intero quadrante del Piemonte.

Quando la chirurgia restituisce il movimento

Negli ultimi anni la chirurgia protesica ha compiuto passi da gigante, diventando una risposta efficace alle patologie degenerative delle articolazioni. All’Ospedale di Alessandria vengono eseguiti ogni anno centinaia di interventi di sostituzione di anca, ginocchio e spalla, con risultati sempre più duraturi e funzionali.

L’obiettivo della protesi è semplice quanto ambizioso: eliminare un’articolazione ormai consumata e ricostruirne una nuova, capace di sostenere il movimento senza dolore. I materiali utilizzati oggi, come il titanio trabecolare e le superfici in ceramica o polietileni evoluti, garantiscono un’elevata integrazione con l’osso e una ridotta usura nel tempo. L’intervento ha una durata contenuta e, grazie a tecniche chirurgiche consolidate, permette un recupero progressivo che porta molti pazienti a tornare a una vita attiva. Camminare, praticare sport leggeri e riprendere le attività quotidiane non è più un’eccezione, ma un traguardo realistico.

Contrariamente a quanto si pensa, l’usura delle articolazioni non è legata principalmente all’attività sportiva, bensì all’invecchiamento naturale. Proprio per questo, la prevenzione passa dal mantenimento di una buona muscolatura, capace di stabilizzare le articolazioni e rallentarne il deterioramento.

La chirurgia protesica non è solo una soluzione tecnica, ma un vero e proprio investimento sulla qualità della vita, anche in età avanzata.

Curare presto, curare meglio

La frattura di femore è una delle emergenze più delicate in ambito ortopedico, soprattutto nella popolazione anziana. Non si tratta solo di un problema osseo, ma di una condizione che può compromettere gravemente la salute generale se non affrontata in modo rapido ed efficace.

Gli studi dimostrano che intervenire entro 48 ore dall’arrivo in ospedale riduce significativamente il rischio di mortalità a un anno. Per questo l’Ospedale di Alessandria ha strutturato percorsi che privilegiano la tempestività chirurgica e la riduzione dei tempi di allettamento.

Un ruolo fondamentale è svolto dall’anestesia locoregionale, oggi utilizzata nella maggior parte degli interventi. Questa tecnica consente una migliore gestione del dolore post-operatorio e permette al paziente di iniziare la riabilitazione già nelle prime ore successive all’operazione.

La riabilitazione, infatti, inizia direttamente in reparto e prosegue secondo due modalità: il ricovero in strutture dedicate oppure il rientro precoce a domicilio, attraverso percorsi assistiti dal Servizio Sanitario Nazionale. Il cosiddetto “fast track” consente, in casi selezionati, di tornare a casa in pochi giorni, mantenendo un supporto riabilitativo intensivo.

Ridurre la degenza ospedaliera significa diminuire il rischio di complicanze e favorire un recupero più rapido, sia fisico che psicologico. Un approccio che dimostra quanto l’organizzazione delle cure sia importante quanto l’intervento chirurgico stesso, e che valorizza il ruolo della sanità pubblica come garante di assistenza efficace e accessibile.