Secondo il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giuseppe Cario, Enrico Tiero deve essere posto agli arresti domiciliari perche c’è il pericolo della reiterazione dei reati. E’ uno dei passaggi dell’ordinanza di custodia cautelare. Secondo il Giudice le indagini certificano la spregiudicatezza con cui Tiero, nell’esercizio del suo mandato regionale, “tende a promettere, in alcuni casi, a favorire il buon esito delle richieste avanzate da vari impreditori della provincia in cambio di assunzioni, ma anche somme di denaro”. A proposito di soldi, la vicenda del pagamento dei 6 mila euro che secondo la Procura sono il frutto di una tangente, e’ l’accusa piu’ pesante. L’attività politica di Tiero, secondo il giudice è “piegata agli interessi privati in violazione dei principi di imparzialità che regolano l’attività amministrativa pubblica“.
Secondo il Gip Cario c’è anche il pericolo dell’inquinamento delle prove e lo dimostra il fatto che l’esponente politico viene avvertito di un’indagine a suo carico e fa sparire carte e biglietti, probabilmente compromettenti. Il giudice sottolinea che “…come documentato anche dalle immagini Tiero, dopo un contatto telefonico whatsapp, si allarmi e inizi e cercare un dispositivo di captazione nella stanza del suo ufficio a Latina. Prima ribalta il telefono fisso, poi guarda nel quadro elettrico e alla fine trova una webcam. A quel punto lascia lo studio, ritorna da 4 ore dopo e inizia a distrugge fogli e bigliettini”. Chi ha incontrato in quelle 4 ore Tiero?
I difensori hanno comunque annunciato che faranno ricorso al Tribunale del Riesame.