Nella serata di ieri – giovedì 13 novembre 2025 – Israele ha ricevuto tramite il Comitato Internazionale della Croce Rossa la bara con il corpo di uno degli ultimi quattro ostaggi trattenuti a Gaza.
Il corpo è quello di Meny Godard
Ad annunciarlo è stato l’ufficio del Primo Ministro Benjamin Netanyahu, precisando che la salma è stata trasferita all’Istituto Nazionale di Medicina Legale di Tel Aviv per l’autopsia e l’identificazione.
“Dopo aver completato il processo di identificazione, i rappresentanti delle IDF hanno informato la famiglia dell’ostaggio. Tutte le famiglie sono state aggiornate e siamo vicini a loro in questo momento difficile. Gli sforzi per il rientro dei nostri ostaggi sono in corso e non cesseranno fino al rientro dell’ultimo ostaggio“.

Il corpo è stato identificato come quello di Meny (Menachem) Godard, 73 anni, assassinato il 7 ottobre 2023 nel kibbutz Be’eri. Anche la moglie, Ayelet, era stata uccisa durante l’irruzione nella loro abitazione. Godard venne ucciso e successivamente portato a Gaza.
Hamas e la Jihad islamica avevano annunciato in precedenza che avrebbero consegnato in serata i resti di un ostaggio trovato a nord di Khan Younis. In un comunicato congiunto i gruppi armati palestinesi hanno affermato che “il corpo era stato ritrovato nella zona di Khan Younis questa mattina”.
Restano ancora tre ostaggi in mano ad Hamas
Prima della consegna di giovedì sera, Hamas aveva già restituito 24 dei 28 corpi che si era impegnata a riconsegnare a Israele nell’ambito della tregua. Da quando il cessate il fuoco è entrato in vigore il 10 ottobre, sotto pressione statunitense, il movimento islamista ha rilasciato in una sola volta i 20 ostaggi sopravvissuti in cambio di quasi 2.000 prigionieri palestinesi e ha iniziato a restituire i resti degli ostaggi deceduti.
🟡 IDF representatives informed the family of Meny (Menachem) Godard that he has been returned for burial.
According to the information and intelligence available to the IDF:
Meny (Menachem) Godard, 73, was murdered by the Islamic Jihad terrorist organization during the Oct. 7… pic.twitter.com/mJftcKKwjs
— Israel Defense Forces (@IDF) November 13, 2025
Restano ancora tre corpi in mano ai gruppi armati palestinesi: quelli di Dror Or, Ran Goili e del lavoratore thailandese Sottisak Rintalak, tutti rapiti durante l’attacco del 7 ottobre 2023.
Proseguono gli attacchi contro palestinesi
Intanto la situazione nei territori resta tesa. In Cisgiordania, coloni israeliani hanno incendiato una moschea nel villaggio palestinese di Kifl Hares, vicino ad Ariel, lasciando sui muri minacce rivolte al capo del Comando centrale dell’IDF, Avi Blot. Le immagini diffuse dai media israeliani mostrano danni gravi e copie del Corano bruciate. L’episodio si inserisce in una scia di violenze che nelle ultime settimane ha visto un incremento di attacchi contro palestinesi e incendi di veicoli e villaggi, come a Beit Lid e Deir Sharaf.
L’Autorità Nazionale Palestinese ha inoltre denunciato l’uccisione di due adolescenti da parte dell’esercito israeliano in Cisgiordania, mentre Israele è stato messo sotto accusa dal Comitato ONU contro la tortura per presunti maltrattamenti ai detenuti palestinesi. Accuse analoghe vengono rivolte ad Hamas per il trattamento degli ostaggi israeliani nella Striscia.