Internazionale

Hamas consegna i corpi di altri due ostaggi a Israele

Katz: "Israele non si fermerà finché tutti gli ostaggi caduti non saranno riportati a casa per la sepoltura"

Hamas consegna i corpi di altri due ostaggi a Israele

L’esercito israeliano (IDF) ha reso noto che la Croce Rossa internazionale ha informato le sue forze di aver ritirato poco fa due bare contenenti presumibilmente i corpi di due ostaggi uccisi da Hamas nella zona centrale della Striscia di Gaza.

I veicoli della Croce Rossa si sono diretti verso un punto di recupero all’interno della Striscia per consegnare le salme alle truppe israeliane, dove è prevista una piccola cerimonia presieduta da un rabbino militare. A riferirlo è il Times of Israel.

All’appello mancherebbero ancora 11 salme

La riconsegna era stata annunciata già nelle ore precedenti da Hamas, che aveva dichiarato di aver “recuperato” i resti di due ostaggi. Il sito Ynet ha ricordato che l’organizzazione islamista aveva segnalato nei giorni scorsi i nomi di Amiram Cooper e Sahar Baruch tra gli ostaggi i cui corpi sarebbero stati ritrovati; secondo IDF e Shin Bet, si tratterebbe dei corpi di due militari israeliani uccisi durante l’attacco del 7 ottobre.

La restituzione odierna rappresenta la ripresa di un processo già avviato nelle settimane scorse: martedì scorso erano state restituite le salme di Arie (Zalman) Zalmanovich e Tamir Adar. Dopo la consegna di oggi, nelle mani di Hamas resterebbero ancora 11 salme. L’operazione avviene nel quadro dell’accordo di cessate il fuoco siglato tra Israele e Hamas.

Israele: “Non ci fermeremo finché tutti gli ostaggi non torneranno”

La consegna delle due salme è stata accompagnata da dichiarazioni dei vertici politici e militari israeliani.

Israele ha ancora del lavoro da fare a Gaza“, ha detto il primo ministro Benjamin Netanyahu parlando alla cerimonia di consegna dei diplomi ai cadetti della scuola ufficiali Bahad 1, nel sud del Paese.

Netanyahu: "Pronti a riprendere la guerra in qualsiasi momento"
Benjamin Netanyahu

“Se Hamas continuerà a violare apertamente il cessate il fuoco, subirà attacchi potenti come quelli di due giorni fa e di ieri. Siamo noi a decidere e agiremo ogni volta che sarà necessario per eliminare le minacce immediate contro le nostre forze“, ha affermato.

Netanyahu ha ribadito che “alla fine, Hamas sarà disarmata e Gaza sarà smilitarizzata“, aggiungendo che, se le truppe straniere non interverranno, Israele “agirà da sola“. Le sue parole giungono mentre nel Paese cresce il dibattito sull’efficacia delle restrizioni imposte dagli Stati Uniti alle operazioni israeliane nella Striscia, che secondo alcuni avrebbero limitato la risposta agli attacchi di Hamas.

Eyal Zamir

Il capo di Stato Maggiore dell’IDF, tenente generale Eyal Zamir, ha sottolineato la prontezza dell’esercito a riaprire le operazioni militari su qualsiasi fronte.

Non mostreremo pazienza verso qualsiasi minaccia che emerge. Crederemo a un nemico che dichiara la sua intenzione di farci del male e lo distruggeremo”, ha detto durante la stessa cerimonia. “In alcune arene – ha aggiunto – agiremo di nuovo con una forza molto maggiore di quella impiegata negli ultimi due anni. Non ci sarà tolleranza quando la sicurezza dei cittadini israeliani sarà minacciata“.

Israel Katz

Anche il ministro della Difesa Israel Katz, intervenendo all’evento, ha avvertito che “gli intensi combattimenti nella Striscia di Gaza finiranno, ma ci attendono ancora molte sfide su diversi fronti“. Katz ha ribadito che Israele non si fermerà finché non avrà raggiunto “la smilitarizzazione di Gaza e la completa distruzione dei tunnel del terrore“. Ha inoltre assicurato che “Israele insisterà sulla piena attuazione dell’accordo e non si fermerà finché tutti gli ostaggi caduti non saranno riportati a casa per la sepoltura“.