Gravidanza rara e ad altro rischio all’Ospedale di Novi Ligure: Giulia e le sue gemelline stanno bene
La storia di Giulia, una giovane donna alla 34ª settimana di una gravidanza gemellare monocoriale biamniotica

Un'altra storia di buona sanità, questa volta dall'ospedale San Giacomo di Novi Ligure dove l'equipe medica del reparto di Ostetricia e Ginecologia ha affrontato con professionalità una gravidanza "rara e ad alto rischio".
Il caso all'ospedale di Novi Ligure
Giulia, una giovane donna alla 34ª settimana di una gravidanza gemellare monocoriale biamniotica, viene ricoverata d'urgenza al culmine di un percorso iniziato settimane prima in un Centro di III livello, dove era stata seguita con particolare attenzione a causa della tipologia della gravidanza, in cui i due feti condividono la stessa placenta ma si trovano in sacchi amniotici separati. Una condizione che richiede sorveglianza continua e interventi altamente coordinati.
Dopo la dimissione e il rientro nella sua città, Giulia inizia ad avvertire forti contrazioni e la rottura prematura delle membrane. Senza esitazione si reca all’Ospedale San Giacomo, dove viene immediatamente presa in carico dal team medico. In sala operatoria si procede a un taglio cesareo d’urgenza. Nascono così due bambine, premature, ma in buone condizioni cliniche: la prima pesa 2400 grammi, la seconda 2500. Entrambe ricevono un punteggio Apgar (un indicatore della salute del neonato nei primi momenti di vita) di 6 al primo e al quinto minuto, cioè con una sofferenza di grado medio, da monitorare con la massima attenzione.
Le neonate, in quanto premature, vengono trasferite alla Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale di Alessandria per un periodo di monitoraggio e assistenza specialistica, prima di poter tornare a Novi Ligure, alla Struttura Complessa di Pediatria diretta da Marco Aicardi, per la prosecuzione delle cure. "Ho avuto paura, ma non mi sono sentita sola nemmeno per un momento. Ogni medico, ogni infermiere, era lì per noi. Vedere le mie bambine oggi, forti e serene, è il dono più grande", ha raccontato la neo mamma Giulia.
"Le gravidanze gemellari monocoriali richiedono un’attenzione altissima. In questo caso, la tempestività dell’intervento e il lavoro in rete tra strutture sanitarie hanno fatto la differenza - ha dichiarato Marcella Capeto, Direttore della SC Ostetricia e Ginecologia di Novi Ligure, che ha attentamente seguito questo caso - Il ruolo della rete ospedaliera è stato determinante. Il coordinamento tra l’equipe ostetrica, il personale anestesiologico e neonatologico presente in sala operatoria, e successivamente la struttura di Terapia Intensiva Neonatale dell’AOU AL diretta da Alberto Ricotti e il reparto di Pediatria di Novi Ligure, ha garantito un’assistenza continua e qualificata".
"Il lavoro congiunto e multidisciplinare non solo di un Ospedale, ma di Aziende Sanitarie diverse, dimostra come la sanità pubblica possa rispondere a 360 gradi alle sfide che quotidianamente le si propongono – ha dichiarato l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi - Nel caso specifico, le professionalità messe in campo hanno permesso a Giulia e alle due gemelline di superare egregiamente un momento di apprensione e stress. Un grazie di cuore, quindi, a tutti coloro che hanno contribuito a questo successo".