Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato l’Ordine del Giorno presentato dalla Consigliera regionale Silvana Snider, collegato al Bilancio di previsione 2026–2028, che impegna la Giunta a prevedere risorse dedicate al rimborso dei danni e al contenimento della fauna selvatica invasiva all’interno dei Parchi regionali. Un atto che si inserisce in una più ampia strategia di riequilibrio degli ecosistemi e di tutela del territorio.
Gestione responsabile e scientificamente fondata
“Con questo Ordine del Giorno – dichiara Silvana Snider – vogliamo riaffermare un principio fondamentale: la tutela dell’ambiente passa anche attraverso una gestione responsabile e scientificamente fondata delle dinamiche faunistiche, soprattutto quando queste rischiano di compromettere l’equilibrio degli ecosistemi e le attività antropiche compatibili”.
Il provvedimento riconosce come una presenza non equilibrata della fauna selvatica possa avere effetti negativi sugli habitat naturali, sulla biodiversità e sulle attività agricole, che svolgono un ruolo essenziale anche nel presidio e nella conservazione ambientale.
“Una presenza non equilibrata della fauna – prosegue Snider – può avere ricadute negative sugli habitat, sulla biodiversità e sulle attività agricole e di presidio del territorio. È quindi necessario intervenire in modo mirato, nel pieno rispetto della normativa vigente e in accordo con gli Enti gestori dei Parchi”.
L’Ordine del Giorno impegna dunque la Giunta regionale a sostenere interventi di contenimento e a prevedere risorse per il rimborso dei danni, promuovendo un approccio pragmatico e coordinato con gli enti territoriali competenti.
“L’approvazione di questo atto – conclude Snider – rappresenta un passo concreto verso politiche ambientali capaci di coniugare la salvaguardia degli ecosistemi con la sostenibilità delle attività umane, garantendo equilibrio, resilienza e qualità ambientale nei nostri Parchi regionali”.
Un segnale politico chiaro che punta a una gestione integrata del patrimonio naturale lombardo, nel segno dell’equilibrio tra conservazione ambientale e sviluppo sostenibile.