Mathi (TO)

Casa Chantal, il Comune fa chiarezza: «Difenderemo la funzione originaria della struttura»

Dopo mesi di tensione e polemiche, l’Amministrazione comunale di Mathi chiarisce la posizione sulla struttura e annuncia l’invio del parere alla Prefettura

Casa Chantal, il Comune fa chiarezza: «Difenderemo la funzione originaria della struttura»
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Casa Chantal, il Comune fa chiarezza: «Difenderemo la funzione originaria della struttura». Dopo mesi di tensione e polemiche, l’Amministrazione comunale di Mathi chiarisce la posizione sulla struttura e annuncia l’invio del parere alla Prefettura.

Casa Chantal, il Comune fa chiarezza

Dopo mesi di polemiche e preoccupazioni da parte della cittadinanza, il Comune di Mathi interviene ufficialmente sul futuro di Casa Chantal. Durante il Consiglio comunale del 16 aprile, l’Amministrazione ha presentato un parere legale che chiarisce la propria posizione e ribadisce la volontà di tutelare la destinazione originaria della struttura: una casa di riposo per anziani. “Saremo fermi nel difendere la memoria storica di questo luogo simbolo della nostra comunità”, afferma il sindaco, sottolineando che spetterà alla Prefettura il provvedimento finale. Nel comunicato, il Comune stigmatizza le divisioni e le strumentalizzazioni politiche che hanno accompagnato il dibattito negli ultimi mesi, e ringrazia i cittadini che hanno sostenuto la causa in modo costruttivo. L’obiettivo è uno solo: far tornare Casa Chantal un punto di riferimento per gli anziani.

Il comunicato

CASA CHANTAL… COSA CI RISERVA IL FUTURO
Cari cittadine e cittadini, il Consiglio Comunale del 16/04/2025 ha consentito alla nostra Amministrazione di fare chiarezza su alcuni argomenti, che purtroppo non hanno permesso a noi ed alla comunità di trascorrere gli ultimi mesi in armonia, come dovrebbe essere sempre pur, nelle difficoltà.
Lo studio legale da noi incaricato ha elaborato un parere strutturato e complesso che ci permette oggi di puntualizzare meglio alcuni aspetti.
Il Comune ha in mano la possibilità di esprimere il proprio parere in modo fondato e giuridicamente rilevante sul tema Casa Chantal, mentre l’attuale proprietario, soggetto privato, dovrà, per utilizzare l’immobile in modo diverso rispetto agli accordi tecnici definiti ed approvati nelle convenzioni del 1998 e 2002, procedere con una nuova valutazione urbanistica.
La convenzione del 2019, da molti sostenuta e ritenuta una pietra miliare, è portatrice di confusione e addirittura sarebbe del tutto decaduta e priva di efficacia, quindi non vincolante per l’attuale proprietario, soggetto privato.
Tralasciando le parti tecnico-giuridiche, che appunto perché tali possono non essere di facile divulgazione, riteniamo che il parere legale ci supporta e ci induce ad andare avanti con fermezza.
Nonostante quanto sopra, non è detto che la partita sia finita, poiché nel momento in cui il Comune trasmetterà il parere di competenza non vincolante alla Prefettura, sarà quest’ultima, in quanto autorità sovracomunale deputata, ad emettere il relativo provvedimento finale sull’idoneità della struttura di Mathi per l’accoglienza migranti.
Noi difenderemo in ogni sede, supportati dal rispetto di norme giuridiche, la volontà nel continuare ad avere sul nostro territorio il prezioso servizio portato sin dal 1982 da Casa Chantal, quale casa di riposo per anziani, memoria storica di intere generazioni del nostro Paese. Il raggiungimento dell’obiettivo non sarà semplice, in quanto dall’anno 2022 l’immobile è passato in proprietà ad un operatore economico privato, che in verità oggi ha rappresentato una finalità diversa rispetto a quella originaria, ribadita nelle convenzioni del 1998 e 2002.
Un sentito ringraziamento a chi ha firmato in difesa di Casa Chantal con sincerità, a chi ha davvero a cuore Mathi e i suoi cittadini. Grazie a chi, attraverso lasciti e opere di bene, ha contribuito a rendere realtà come Casa Chantal e altri luoghi simbolo del nostro paese motivo d’orgoglio anche al di fuori del nostro territorio. Un ringraziamento speciale a chi ha sostenuto Don Burzio, figura centrale per una Mathi laboriosa e coesa.
Dispiace, invece, constatare l’atteggiamento di chi, pur dichiarando di rappresentare la comunità a fasi alterne, ha scelto di non collaborare, nonostante gli inviti e le aperture ricevute.
Abbiamo sempre ritenuto e sostenuto che la partita si dovesse giocare insieme. Oggi, mestamente, ci dispiace commentare che questo non è avvenuto e qualcuno pur invitato a collaborare fin da subito, nonostante fosse presente e attore non protagonista negli anni di radicali cambiamenti in Casa Chantal, ha seguito altre strade, pensando solo a diffondere la cultura del sospetto e della ricerca del colpevole, oltre ad esasperare con notizie di natura privata alquanto disdicevoli, che nulla hanno aggiunto alla definizione della questione, ma ispirate solo a finalità politiche.
La ricerca della cosa non fatta, del fatto non compiuto, del “col senno del poi”, dello specchietto retrovisore, del “si poteva fare”, dell’ “avete fatto ma noi avremmo fatto”…permetteteci di dirvi, continuate così, lavorate per dividere e non per unire!
Noi pensiamo che prima delle critiche, sempre facili, si debba guardare all’obiettivo, capire come fare per raggiungerlo, come renderlo visibile e non solo ipotizzarlo senza pensare ad altro. Siamo un’Amministrazione Comunale e non giochiamo a Risiko, dobbiamo quindi amministrare, cercando di intravedere opportunità, ma anche valutarne i rischi.
A questo punto potremmo fare anche noi una sterile polemica su tutto quanto è stato scritto e detto negli ultimi tempi, che ha determinato una vera e propria mancanza di rispetto ai ruoli, ai soggetti fisici ed allo stesso Ente, ma siamo un Amministrazione Comunale e miriamo al raggiungimento dell’interesse generale.
Ribadiamo, agiremo con fermezza, tutti e sottolineo tutti vogliamo che Casa Chantal continui a svolgere sul nostro territorio la sua originaria e meritoria funzione.