Cornate d'Adda (MB)

Adolescenti infilano spilli negli occhi di un piccione

L'animale portato all'ENPA di Monza dalla Polizia Locale dopo la segnalazione di alcuni ragazzi. Preannunciata la presentazione di una denuncia

Adolescenti infilano spilli negli occhi di un piccione
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Agghiacciante episodio a Cornate d'Adda dove alcuni adolescenti hanno seviziato un piccione infilandogli degli spilli negli occhi

L'episodio

L’ultimo terribile episodio di una lunga serie di maltrattamenti di animali  ha per protagonista un povero piccione, arrivato al rifugio di Monza in via San
Damiano, gestito da ENPA di Monza e Brianza, in gravissime condizioni. A portarlo sono stati due agenti della Polizia Locale di Cornate d’Adda, su segnalazione di due adolescenti.

Il fatto è avvenuto in un quartiere popolare del comune della provincia di Monza e Brianza, e non sono ben chiare le dinamiche: i due ragazzi hanno riferito di aver visto dei coetanei torturare il povero volatile infilando spilli negli occhi, ma hanno dichiarato di non conoscerli né sono stati in grado di descriverli.

Quel che è certo è che il piccione è arrivato al rifugio in condizioni terribili: un occhio è sicuramente perso, mentre ci sono possibilità che il secondo si salvi. Dopo le prime cure, attualmente si trova in stallo da una volontaria ENPA esperta di animali selvatici, con l’augurio che possa riprendersi del tutto.
Sulla vicenda sono in corso indagini da parte della Polizia Locale di Cornate d'Adda. Il nucleo Guardie Zoofile di ENPA Monza e Brianza ha preannunciato una denuncia contro ignoti per maltrattamento contro animali.

Calano i reati ma aumenta la loro gravità

In occasione della Giornata Internazionale per i Diritti degli Animali del 10 dicembre 2024, ENPA ha ribadito la necessità di considerare la crudeltà verso gli animali come un indicatore di pericolosità sociale.
Sebbene i dati dell’Arma dei Carabinieri segnalino un lieve calo dei reati contro gli animali nel 2024 (3.940 casi contro i 4.318 del 2023 e i 4.697 del 2022), emerge un quadro preoccupante se si analizza la gravità degli atti commessi.

L’ufficio legale dell’ENPA ha registrato un significativo aumento delle richieste di riconoscimento della pericolosità sociale, passate dal 5% del 2023 al 19,5% nel 2024.

“Questo dato – afferma ENPA – evidenzia come i maltrattamenti sugli animali non siano atti isolati, ma indicatori di una violenza sempre più crudele, che coinvolge spesso i minorenni, responsabili, in basi alle denunce presentate dalla Protezione Animali, del 5% dei reati segnalati, e che colpisce in prevalenza cani (44,83%) e gatti (20,69%)”.

Nell’epoca dei social, c’è anche da segnalare quella che è diventata quasi una moda: molti ragazzi, spesso minori, non solo si divertono a torturare poveri animali ma arrivano anche a filmarli, trovando nelle piattaforme dei social un palcoscenico dove possono “recitare” impunemente.