A Olgiate apre un negozio marocchino: "Vogliamo essere punto di riferimento per tutti"
I coniugi Abdelaziz El Bourakadi, 41 anni, e Fatiha Kabori, 38 anni: "Vendiamo anche abiti da sposa e per il Ramadan"
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A Olgiate il commercio rinasce e rinasce anche grazie alla comunità marocchina.
In via del Centenario, nei locali che fino a qualche mese fa ospitavano la BottegHaus della Casa Ragazzi, nei giorni scorsi ha aperto il Bazar Rijad, un negozio di articoli marocchini. Dagli abiti da sposa finemente decorati a quelli utilizzati per il Ramadan, passando per divani, fragranze inebrianti, il tajin utilizzato per cucinare, la mbighira per profumare gli ambienti e i tipici vassoi decorati per servire il té, nel negozio gestito dai coniugi Abdelaziz El Bourakadi, 41 anni, e Fatiha Kabori, 38 anni, c’è proprio di tutto.
A Olgiate rinasce il commercio: in via del Centenario c'è un negozio di abiti marocchini
Dall’inaugurazione, avvenuta domenica 9 febbraio 2025 con tanto di taglio del nastro con il sindaco Giovanni Battista Bernocco che proprio di fronte ha il suo laboratorio artistico, dietro il bancone c’è anche la figlia più grande, Doha, che ha 19 anni, è nata in Italia, studia Relazioni internazionali all’università e quando ha tempo dà una mano dietro la cassa.
I titolari "Così non c'è bisogno di tornare in Marocco per fare acquisti"
«Noi siamo originari del Marocco e abitiamo a Barzanò dal 2019, prima eravamo a Oggiono - racconta la giovane - Ai miei genitori l’idea di aprire questo negozio a Olgiate è arrivata perché mio nonno materno, appena arrivato in Italia, aveva abitato proprio qui e anche perché a Olgiate c’è una comunità islamica molto numerosa» spiega la giovane.
«Di negozi come il nostro ce ne sono pochissimi, siamo forse il primo in provincia di Lecco - prosegue la madre - Ogni volta che una persona musulmana vuole comprare abiti tipici o oggetti per decorare la propria casa, ad esempio in occasione del Ramadan, deve tornare nel suo paese o farseli spedire, ora invece può venire da noi. Olgiate è comodo anche perché si può arrivare facilmente con il treno da Lecco o da altre stazioni».
"Vorremmo diventare un punto di riferimento anche per chi non è di religione musulmana"
Il negozio ricalca un po’ l’offerta dei bazar marocchini e l’obiettivo della famiglia è quello di riuscire ad avvicinare anche persone che non sono di religione islamica e non hanno origini straniere. «A noi piacerebbe essere un punto di riferimento per i musulmani, qui a Olgiate c’è anche il centro islamico - aggiunge il titolare - Vorremmo però anche far conoscere alle persone del territorio la nostra cultura, cosa significa essere marocchini e quali sono le nostre tradizioni. Venendo da noi possono scoprire tanti articoli nuovi e allo stesso tempo conoscere usanze».
La figlia: "Per superare i pregiudizi bisogna conoscere le tradizioni altrui"
Sempre, come sottolinea la giovane Doha, nell’ottica dell’accoglienza reciproca. «Io sono nata qui, mi è capitato nella vita di avere a che fare con pregiudizi, è normale - spiega la 19enne - Credo che tutto dipenda da come ci si comporta di fronte ai pregiudizi; io ad esempio cerco di spiegare cosa rappresenta una nostra usanza o una tradizione e spesso succede che le persone invece di chiudersi si incuriosiscano e mi facciano domande. Il mondo è fatto di differenze, e meno male che ci sono, ma sta agli altri decidere di conoscerle e aprirsi alle altre culture. La diversità è una ricchezza e speriamo che il nostro negozio aiuti a farlo capire».
E l’atteggiamento di apertura ad oggi, in paese, sembra preponderante. «All’inaugurazione c’erano 600-700 persone, tante musulmane ma anche tante no - ci tiene a sottolineare il padre di famiglia, mentre consegna il resto a un cliente nordafricano e saluta una signora italiana appena entrata dalla porta - L’accoglienza fino ad oggi è stata buona».
La famiglia, composta anche dal figlio 16enne Rijad, dal quale deriva il nome (insieme alla capitale dell’Arabia Saudita e alle tipiche abitazioni marocchine) del negozio, da Nourhan di 10 anni e Osman di 8, guarda con soddisfazione alla nuova avventura, che si colloca in una generale rinascita del commercio a Olgiate.
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Il sindaco: "Olgiate è appetibile e multietnica"
«Negli ultimi venti giorni hanno aperto tantissime attività e questo ci fa molto piacere, perché è in controtendenza con quello che accade in tutto il territorio - commenta il sindaco - Sempre in via del Centenario ha riaperto la pizzeria che era chiusa da qualche anno e l’ortofrutta, in via Aldo Moro l’anno scorso hanno aperto un centro estetico, un bar, un barbiere e un emporio gestito da cinesi. Sulla strada provinciale è arrivato un artigiano che produce serramenti e anche un negozio di divani e poltrone, mentre in via Garibaldi a breve aprirà una pasticceria. Olgiate è appetibile ed è bello che sia multietnica anche nel commercio».
Gloria Fendoni