Treviolo (BG)

"Leo diventa grande", la casa che accoglie i bimbi malati e le loro famiglie continua a crescere

Si è tenuta questa mattina l'inaugurazione dell'ampliamento della struttura che ospiterà i bambini in cura all'Asst Papa Giovanni XXIII e le loro famiglie

"Leo diventa grande", la casa che accoglie i bimbi malati e le loro famiglie continua a crescere
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Sono stati svelati oggi, sabato 22 febbraio, a Treviolo, i nuovi spazi di “Leo diventa grande”, il progetto di ampliamento che riguarda l’attuale sede de "La Casa di Leo", una struttura unica in Italia che offre accoglienza alle famiglie con figli in cura presso l’Asst Papa
Giovanni XXIII di Bergamo che necessitano di lunghi periodi di ospedalizzazione, mettendo a disposizione un ambiente sereno e confortevole per poter affrontare l’esperienza della malattia.

Leo diventa grande

Presenti all’inaugurazione in via Aldo Moro, 47 il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, il presidente della Provincia di Bergamo e sindaco del Comune di Treviolo, Pasquale Gandolfi, la sindaca di Bergamo, Elena Carnevali, il Direttore generale dell'Asst Papa Giovanni XXIII, Francesco Locati, e Susanna Berlendis e Michele Morghen, mamma e papà di Leo e membri del Comitato Direttivo Eos Aps.

"Unire il tema sociale del supporto alla famiglia con il tema sanitario della cura e delle terapie è qualcosa di importante e fondamentale per poter pensare alla vita dignitosa di ogni persona: dei bambini, che seguono percorsi a volte anche molto lunghi, difficili, complessi e dolorosi, ma anche delle famiglie, che li vivono in prima persona", ha sottolineato il ministro per la Famiglia e le Disabilità Alessandra Locatelli intervenuta in videomessaggio come l'assessore al Welfare di Regione Lombardia,  Guido Bertolaso.

"Sappiamo anche quali sono le vostre difficoltà economiche, organizzative e burocratiche - ha aggiunto l'assessore regionale Bertolaso - Sapete bene che si è pensato a dei progetti di legge sull'housing pediatrico temporaneo che purtroppo non sono mai andati a buon fine, e non è certo l'unico ambito sociosanitario in cui si parla, ci sono magari anche sentenza e delibere, ma poi non si riesce a trovare la sintesi per riuscire a produrre un documento, una legge che possa dare l'assistenza e l'aiuto anche a coloro che offrono assistenza e aiuto ogni giorno. Ecco, io davvero concludo questo mio rapido saluto, pieno di gratitudine per quello che fate, garantendovi l'impegno dell'Assessorato al Welfare di Regione Lombardia per procedere con la realizzazione di una legge che dia stabilità, sicurezza e conforto ai tanti come voi che si impegnano ogni giorno per aiutare chi davvero ne ha bisogno".

Un "rifugio" per i bambini e le famiglie

Fondata a gennaio 2018, da marzo 2018 a dicembre 2024 "La Casa di Leo" ha ospitato oltre 180 famiglie e registrato complessivamente più di 250 ingressi, affermandosi come un modello innovativo di housing sociale pediatrico, temporaneo e condiviso. La struttura è stata progettata per consentire a genitori e bambini di vivere in un ambiente familiare e adatto alle loro esigenze, con spazi comuni per la socializzazione, unità abitative private ed elevati standard di sostenibilità ambientale. Il cuore pulsante del progetto risiede nell’impegno costante di oltre 240 volontari, che garantiscono agli ospiti non solo ospitalità e assistenza, ma anche calore umano e vicinanza.

Dopo la posa della prima pietra a novembre 2023, il progetto di espansione è oggi una realtà: con la nuova area di 3.600 metri quadrati totali, pronta per essere arredata e attivata, "La Casa di Leo quintuplica" le sue dimensioni, introducendo importanti spazi per migliorare i propri servizi, favorendo il benessere fisico e psicologico dei bambini e delle loro famiglie.

“Non vi nascondiamo che sono stati anni faticosi per "La Casa di Leo" − hanno dichiarato Susanna Berlendis e Michele Morghen - L’attività ordinaria di accoglienza delle famiglie doveva proseguire e, parallelamente, abbiamo investito energie nell’ampliamento. Abbiamo chiesto un regalo a tutti e cioè quello di poter fare questa inaugurazione nel mese di febbraio. Sappiamo che ha richiesto maggiore sforzo, ma desideriamo ringraziarvi di cuore per questo regalo. Il 3 febbraio 2025 Leo avrebbe compiuto 20 anni, e questo è il regalo che tutti insieme gli stiamo facendo. Il 17 febbraio sono 10 anni che Leo è volato in cielo. Lui è la bussola che ci guida ogni giorno, il cuore di tutto questo. Grazie a questo importante ampliamento, potremo accogliere ancora più famiglie e donare loro un po’ di serenità mentre affrontano la malattia dei loro bambini. E mentre non smettiamo di guardare avanti, di “combattere”, ti sentiamo tanto vicino. Quindi, grazie Leo”.

Spazi quintuplicati

I nuovi ambienti comprendono: tre appartamenti per pazienti dimessi dall’ospedale che necessitano di un ambiente protetto, contribuendo a ridurre la pressione sull’Asst Papa Giovanni XXIII, dieci nuove camere, due playroom, pensate per offrire ai bambini momenti di gioco e spensieratezza, una palestra, accessibile anche a utenti esterni e un ambulatorio, dove le risorse dell’ospedale Papa Giovanni potranno offrire parte del percorso di assistenza sanitaria direttamente in struttura.

“Sul fronte della salute, Bergamo e il territorio sono riconosciuti a livello nazionale per l’eccellenza del suo sistema sanitario grazie alla qualità delle cure, all’alta professionalità del personale medico e infermieristico e alla capacità di innovare e rispondere con efficacia ai bisogni della comunità - ha commentato la sindaca Carnevali - Prendersi cura delle persone significa però non solo curare il corpo, ma anche nutrirne il cuore e l’anima. “Leo diventa Grande”, affiancandosi ai centri di alta specializzazione del nostro sistema ospedaliero sulla diagnosi e la cura pediatrica, rappresenta il simbolo di un territorio che crede nella forza della solidarietà e nella condivisione del dolore e della speranza".

Le case gestite da volontari rappresentano una solida base per le famiglie dei nostri pazienti più piccoli, che devono affrontare percorsi di cura complessi come il trapianto, le cure cardiovascolari e altri percorsi specialistici per cui siamo centro di riferimento in ambito pediatrico a livello nazionale e non solo - ha sottolineato il dg Locati - L'esistenza stessa di strutture come questa, che accolgono anche da fuori Regione e dall'estero decine di famiglie ogni anno, rappresenta una testimonianza concreta della capacità attrattiva del nostro centro nell'ambito delle cure pediatriche ad elevata specializzazione, una delle caratteristiche che è nel dna del nostro ospedale”.