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La prospettiva dell'esilio in Francia per Zelensky

Sarebbero stati i più stretti consiglieri del premier a suggerirgli apertamente di lasciare l’Ucraina

La prospettiva dell'esilio in Francia per Zelensky
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Da uomo politico da copertina all'onta dell'esilio. Forse in Francia. E' il salvacondotto che si prospetta per Volodymyr Zelensky (in copertina il discorso alla nazione ieri a tarda sera).

No way out. Senza via di uscita. Parafrasando un famoso film americano con Kevin Costner e Gene Hackman.

E chi sa mai che per il presidente dell'Ucraina possano riaprirsi le strade del cinema o della televisione.

Ma quel che sembra sempre più probabile è che la sua "vita politica" sia finita.

Zelensky in Francia, la resa del presidente sarà l'esilio?

La resa del presidente prima di quella dell'Ucraina.

Tenuto fuori dai primissimi negoziati di pace in Arabia Saudita, il destino di Zelensky sembra segnato.

Prima lo scontro violentissimo con Donald Trump con il fermo no alla cessione delle terre rare agli Usa, poi una parziale marcia indietro dello stesso presidente ucraino a cercare di ricomporre la frattura.

Ma non basterà. Perché dalla giornata di ieri, venerdì 21 febbraio 2025, le voci dell'esilio per Volodymyr Zelensky si stanno facendo sempre più insistenti.

Zelensky via, l'invito arrivato dai suoi consiglieri

Quasi che la sua uscita di scena sia quasi diventata la "condicio sine qua non" per intavolare negoziati di pace veri e propri che dovrebbero convincere la Russia a cessare le sue offensive.

Ma non solo. Sarebbero stati i più stretti consiglieri di Zelensky a suggerirgli apertamente di lasciare l’Ucraina per stabilirsi in Francia.

Volodymir Zelensky durante una riunione con i suoi collaboratori

Sotto l'ala protettiva di Macron e della Francia e senza più alcuna tutela da parte degli Stati Uniti.

Cosa succede se Zelensky andrà in Francia

Se Zelensky dovesse davvero stabilirsi in Francia, l’impatto geopolitico in Europa non passerebbe certo sotto traccia.

La prima a farsi sentire sarebbe probabilmente proprio la Russia.

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Vladimir Putin

A quel punto dal Cremlino Vladimir Putin potrebbe dichiarare ufficialmente la vittoria, mentre l’Unione Europea si troverebbe in una delicata situazione di impasse perché dovrebbe di fatto riconsiderare il proprio impegno a favore dell’Ucraina.

Il presidente francese Emmanuel Macron
Il presidente francese Emmanuel Macron

Senza contare che alla lunga (ma neanche troppo) l’accoglienza di Zelensky in Francia potrebbe trasformarsi in un delicato problema diplomatico, nonostante Macron abbia sempre appoggiato l'Ucraina e il suo presidente e in queste ore abbia più volte messo sul tavolo l'idea di un piano per il dispiegamento di una forza di peacekeeping in Ucraina, un progetto che prevede circa 30.000 unità, con un focus sulle operazioni aeree e marittime.

Anche Trump rilancia: "Zelensky se ne vada"

Dopo avergli dato del comico mediocre (Zelensky faceva quello come lavoro), del dittatore e del presidente illegittimo, in queste ultime ore anche il presidente Usa Donald Trump sembra spingere per la soluzione francese.

Una foto che sembra di altri tempi, Volodymyr Zelensky e Donald Trump

Intesa come esilio di Zelensky e non come dispiegamento di forze di peacekeeping.

Tanto che ai suoi più stretti collaboratori il numero uno della Casa Bianca avrebbe confidato:

"Zelensky vada in Francia, in Ucraina si facciano nuove elezioni e poi si prosegua coi negoziati di pace".

Il video a tarda sera del presidente

Intanto però Volodymyr Zelensky non sembra rimanere passivo in attesa degli eventi.

Ieri, venerdì 21 febbraio 2025, poco prima della mezzanotte è apparso in un video alla nazione, facendo il punto della situazione e un resoconto di giornata.

Di fatto Zelensky sembra aver spostato i suoi colloqui internazionali su altri orizzonti, addirittura in Costa d'Avorio:

"In questo momento c'è molto coordinamento con i leader, e non solo in Europa. Ho parlato con il presidente della Polonia, Andrzej Duda. Più forte è la sovranità dell'Ucraina, più sicura è la Polonia. Ho parlato con il primo Ministro della Croazia. Facciamo molto insieme alla Croazia, e ci siamo scambiati opinioni sui prossimi passi e sui prossimi eventi. Poi ho parlato con il presidente della Repubblica Ceca. Apprezziamo molto la loro posizione ceca di principi".

Ma non solo. Zelensky ha parlato anche con il primo ministro svedese e con quello lussemburghese: "Su varie idee e proposte in Europa volte a garantire la pace e la sicurezza".

Infine, i colloqui con i primi ministri di Slovenia, Irlanda e Costa d'Avorio:
"Sono grato per il sostegno della nostra sovranità e per la posizione secondo cui gli affari internazionali richiedono il vero rispetto degli interessi di ogni nazione. Ringrazio tutti per il sostegno!".