Bergamo (BG)

In Città Alta non c'è solo la Torre del Gombito da salvare... Ma servono tanti soldi

La torre ha bisogno di un intervento di restauro perché l’arenaria si “squama”. Un problema che affligge anche Santa Maria Maggiore

In Città Alta non c'è solo la Torre del Gombito da salvare... Ma servono tanti soldi
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di Paolo Aresi

Le cose antiche sono spesso le più delicate, un po’ come le persone. Hanno bisogno di cura e attenzione speciali e, talvolta, anche costose. Così è anche per la Torre del Gombito che necessita di un intervento di restauro esterno poiché la pietra di cui è fatta in superficie si “squama”, perde della polvere, anche dei pezzetti, per effetto della pioggia e dell’aria. E qualche volta questi pezzetti cadono sulla strada, creando pericolo.

Per il Comune di Bergamo, quelle “foglie” di pietra arenaria che cadono, pur leggere, rappresentano un’altra tegola. Perché il bilancio del municipio non è certamente florido, anzi si trova in sofferenza, e far quadrare i conti non è facile. Sono finite le vacche grasse della capitale della cultura e del Pnrr. Che poi dei finanziamenti potessero andare a restaurare un edificio storico anziché venire spesi per i fuochi artificiali… è un argomento pertinente, ma il passato è passato.

Oggi le parti antiche di Bergamo vanno curate con attenzione, e non si tratta soltanto della Torre del Gombito. Dice l’assessore ai Lavori Pubblici, Ferruccio Rota: «No, non è soltanto la Torre a preoccupare. Per esempio ci sono anche alcune parti di Santa Maria Maggiore, che è gestita dalla Mia, Misericordia Maggiore, ma che è di proprietà del Comune di Bergamo, cioè della città, che soffrono dello stesso problema. La pietra arenaria con cui sono fatte le parti esterne tende a sfaldarsi».

«È una pietra sedimentaria, facile da lavorare, ma non particolarmente resistente. E poi abbiamo altri pensieri, a cominciare dal restauro e all’impianto antincendio della biblioteca Mai, altra operazione costosa. E ancora un intervento riguarda il chiostro di San Francesco, sempre in Città Alta, il consolidamento della terrazza».

«Anche alla Rocca ci sarebbe da fare, per non parlare di San Vigilio - continua l'assessore - (...)

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