Alta adesione allo sciopero dei metalmeccanici, in tanti al presidio al Kilometro Rosso
Grande partecipazione alla mobilitazione indetta da Fim, Fiom e Uilm. Gli operai chiedono aumenti salariali, riduzione dell’orario e più tutele
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Grande partecipazione oggi allo sciopero indetto da Fim, Fiom e Uilm per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici. In particolare, il presidio al Kilometro Rosso ha visto una forte affluenza di lavoratori e lavoratrici, determinati a ottenere un accordo che garantisca aumenti salariali, riduzione dell'orario di lavoro e maggiori tutele.
La situazione
Nonostante le otto ore di sciopero già svolte in precedenza, Federmeccanica e Assistal continuano a respingere le richieste dei sindacati, bloccando di fatto la trattativa. La mobilitazione di oggi ha però dimostrato che il settore non intende accettare un rinnovo del contratto al ribasso e chiede un riconoscimento concreto del valore del proprio lavoro.
Il presidio di Bergamo ha visto la partecipazione compatta di operai e impiegati, che hanno ribadito le loro richieste: aumenti di stipendio, maggiore stabilità occupazionale, sperimentazione della riduzione dell'orario di lavoro, più diritti per i lavoratori degli appalti e maggiore sicurezza sul posto di lavoro.
«Federmeccanica e Assistal hanno ora la responsabilità di dare risposte concrete sull’intera piattaforma contrattuale» hanno dichiarato i segretari sindacali Emanuele Fantini (Fim Cisl), Andrea Agazzi (Fiom Cgil) e Emilio Lollio (Uilm Uil). Se le richieste continueranno a essere ignorate, le organizzazioni sindacali annunciano il blocco della flessibilità e degli straordinari. Inoltre, se la trattativa non verrà riaperta, saranno definite nuove iniziative di mobilitazione.
Le percentuali di partecipazione
I dati relativi all'adesione allo sciopero confermano l'ampia partecipazione dei lavoratori del settore metalmeccanico:
- EB Rebosio: 100%
- Schneider: 80%
- DMG (Gildemeister): 90%
- Gruppo Mazzucconi: 85%
- ABB Dalmine: 90%, linee ferme
- Brembo Auto Curno: 87%
- Evoca: 90%
- Marcegaglia: 80%
- Same: 90%
- Tenaris Dalmine: 80%
- Siac: 90%
- Lucchini Industries Lovere: 75%
- Grazioli Angelo: 90%
La mobilitazione continua, in attesa di una risposta concreta da parte delle controparti datoriali.