M5 fino a Monza, il 27 febbraio vertice tra i sindaci
Il vertice si è reso necessario per approfondire i prossimi passaggi utili al procedere dell'inter di realizzazione dell'opera. Siederanno al tavolo i sindaci di Milano, Sesto, Cinisello e Monza
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E' fissato per giovedì 27 febbraio a Palazzo Marino il vertice tra i sindaci dei comuni Milano, Sesto san Giovanni, Cinisello Balsamo e Monza in merito al prolungamento della M5.
M5 fino a Monza, il 27 febbraio vertice tra i sindaci
Il vertice si è reso necessario per approfondire i prossimi passaggi utili al procedere dell'inter di realizzazione dell'opera, dopo che nelle ultime settimane è emerso il problema degli extracosti e dell possibile avvio dei lavori in due lotti.
Al tavolo dunque Giuseppe Sala, primo cittadino di Milano, insieme al sindaco di Sesto Roberto Di Stefano, a quello di Cinisello Giacomo Ghilardi e al sindaco di Monza Paolo Pilotto, proseguiranno i lavori già avviati in merito al progetto che coinvolge le quattro città e i territori della Città Metropolitana e della Provincia di Monza e della Brianza.
L'attacco del consigliere regionale Martina Sassoli
Sul tema del prolungamento della metro 5 è intervenuta in queste ore anche la consigliera regionale di Lombardia Migliore Martina Sassoli:
«Quando si trattava di sollecitare la Giunta Sala di Milano, Monza non aveva mosso un dito né speso una parola e ora si sveglia? Dopo anni di silenzio sul prolungamento della M5, il Partito Democratico si è improvvisamente risvegliato. Un caso? Difficile crederlo, visto che la sua presa di posizione arriva solo dopo le dichiarazioni dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Sesto, esponente del Centrodestra, che ha proposto la suddivisione dell’opera in due lotti».
Sassoli ha infierito sul fatto che se il Pd si è mostrato del tutto intransigente a dividere l’opera in due lotti, con una posizione diversa da quella del sindaco Paolo Pilotto. Il primo cittadino da sempre più aperto al dialogo ha colto la possibilità che piuttosto che fermarsi a Bettola (oggi la possibilità più assodata se parte la divisione in due lotti come spieghiamo sopra), si dovrebbe lottare per avere almeno tre-quattro fermate monzesi.
«Oggi assistiamo a quello che sembra il peggior esperimento fantasy della politica: una Bella Addormentata che, al risveglio, si scopre Giano bifronte. Quella del Pd e quella del sindaco sono due versioni che non stanno insieme né dal punto di vista ambientale né da quello della viabilità».
Sassoli esprime dubbi su un tracciato che si possa, ad esempio, fermare alla stazione centrale di Monza.
«Finirebbe per peggiorare ulteriormente il traffico su Monza, senza garantire un reale beneficio per la mobilità cittadina. A questo punto, ci chiediamo: qual è la vera posizione del Partito Democratico? I cittadini meritano chiarezza su un’infrastruttura fondamentale per il futuro della mobilità nell’area metropolitana. Rimaniamo in attesa di risposte».
Il commento di Giada Turato
In queste ore è arrivato anche il commento dell'ex assessore ad Ambiente, Mobilità ed Energia del Comune di Monza, Giada Turato:
"Monza, a fronte dell'elevata compartecipazione economica ed ambientale al progetto, non può ricevere in cambio briciole. L'obiettivo del PUMS di raggiungere il 50% degli spostamenti senza auto si fonda sulla prospettiva di attivazione dell’intera linea. Tutte le sette fermate sono concepite come HUB multimodali, realizzare solo alcune fermate impatterebbe negativamente sia sull'attrattività che sull'accessibilità della città, perché la linea non servirebbe in modo capillare le principali funzioni urbane e i luoghi strategici come ospedale e Parco. Anche il capolinea Polo Istituzionale è essenziale perchè afferisce al sistema dei servizi pubblici sovracomunali".
Il pensiero delle associazioni
Intanto, lo ricordiamo, sono diverse le Associazioni che negli ultimi giorni hanno detto la loro sull'opera attesa da migliaia di cittadini anche sul nostro territorio.
Dopo la notizia del problema degli extracosti e la possibilità che il prolungamento venga diviso in due lotti, l'associazione civica MonzAttiva ha dichiarato che sarebbe "meglio cancellare qualche fermata sopperendo quelle non indispensabili, piuttosto che tagliare il tracciato pensato per rivoluzionare la mobilità e alleggerire il traffico".
"Il prolungamento della metropolitana Lilla M5 fino a Monza è stato pensato per intero e va realizzato allo stesso modo, senza dividerlo in due lotti" - è il pensiero dell'Associazione riguardo alla ventilata possibilità di spezzare in due i lavori, avanzata nel corso della duplice commissione regionale dei giorni scorsi.
L'Associazione HQ Monza invece ha programmato per domani, sabato 21 febbraio, un flash mob in piazza Trento e Trieste:
"La realizzazione del prolungamento di M5 sino a Monza Nord rischia di saltare perchè manca una parte dei fondi necessari - fa sapere l'Associazione. Per altre città e province i soldi si trovano, Monza è sempre dimenticata. Ora basta. Chiediamo a Governo, Regione e Comune di impegnarsi per realizzare il progetto".