La Polizia di Stato, con l’impegno degli investigatori delle Squadre Mobili presenti su tutto il territorio nazionale, coordinati dal Servizio Centrale Operativo, ha concluso venerdì scorso una vasta operazione nazionale ad alto impatto investigativo finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, talvolta anche attraverso i cosiddetti cannabis shop, e dei connessi reati di cosiddetta criminalità diffusa.
Le condotte criminose contrastate sono state quelle riconducibili ai cosiddetti “regolamenti di conti”, ad alcune tipologie di reati contro il patrimonio, al porto illegale di armi e, più in generale, agli episodi di violenza.
In tale contesto, inoltre, hanno assunto una particolare rilevanza le nuove modalità di approvvigionamento e utilizzo delle sostanze stupefacenti, come peraltro chiaramente emerso nella recente relazione della Direzione centrale per i servizi antidroga.
L’attività degli investigatori, con il supporto di equipaggi del Reparto Prevenzione crimine e di altri uffici delle Questure, ha consentito di:
- identificare 95.164 persone sospette, di cui 16.701 stranieri e 10.848 minorenni, soprattutto in aree di spaccio o di cosiddetta “mala-movida”, su un migliaio delle quali sono in corso di valutazione eventuali provvedimenti amministrativi di prevenzione;
- arrestare 384 soggetti, di cui 166 stranieri e 6 minorenni, e indagarne in stato di libertà 655, di cui 256 stranieri e 39 minorenni, soprattutto per reati contro la persona e il patrimonio nonché per spaccio di sostanze stupefacenti e porto illegale di armi;
- sequestrare 35 chili di cocaina, 1.370 di cannabinoidi e 1 di eroina;
- sequestrare 41 armi da fuoco e 80 armi bianche nonché oltre 300.000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio;
- elevare 565 sanzioni amministrative di diversa natura, la maggior parte delle quali per uso di sostanze stupefacenti e somministrazione illegale di bevande alcoliche;
- individuare diversi profili social sui quali sono in corso verifiche sui contenuti, apparentemente riconducibili ai fenomeni criminali in questione, per l’eventuale segnalazione alle competenti Autorità giudiziarie ai fini dell’oscuramento.
Nel medesimo ambito, sono stati altresì svolti mirati controlli per verificare l’applicazione del nuovo quadro normativo introdotto con il decreto legge 48/2025, convertito in legge n. 80/2025, inerente anche alla vendita di prodotti a base di canapa nei cosiddetti cannabis shop. I controlli specifici hanno consentito di:
- sequestrare 5 cannabis shop, in 3 diverse città;
- arrestare 3 soggetti e denunciarne in stato di libertà 141, titolari o gestori di cannabis shop;
- controllare 312 cannabis shop;
- sequestrare 296 chili di cannabinoidi risultati, dalle prime analisi, avere le caratteristiche di stupefacenti.
Blitz anche nel Levante
A Genova gli investigatori della Squadra Mobile hanno svolto intensi controlli nelle zone di maggiore aggregazione della città quali il centro storico, la delegazione di Sampierdarena e dei giardini della Fiumara unitamente al Reparto Prevenzione Crimine, alla Polizia Amministrativa e Sociale e ai team cinofili antidroga. Nel complesso sono state identificate oltre 250 persone, di cui quasi la metà straniere, arrestate 9, deferite in stato di libertà 17 e sanzionate amministrativamente 4.
I controlli si sono principalmente rivolti ai 3 Cannabis shop di cui due nel capoluogo e uno a Rapallo ove, nel complesso, sono stati sequestrati oltre 30 chili di sostanza stupefacente tra hashish e marijuana, tutti detenuti illegalmente, per cui sono stati deferiti per detenzione e produzione di sostanze stupefacenti all’Autorità giudiziaria competente i tre rispettivi titolari.
In particolare, a seguito di un primo controllo di un cannabis shop nel centro storico, è stato scoperto all’interno di un locale, un vero e proprio laboratorio in allestimento predisposto con tanto di strumenti atti all’areazione, essiccazione, al mantenimento, alla pressa e alla produzione di cannabis e derivati.
A Rapallo, invece, gli agenti del Commissariato Rapallo insieme agli investigatori della Squadra Mobile hanno sequestrato all’interno di un cannabis shop 1.800 confezioni prive di indicazioni sul lotto di provenienza, un barattolo di infiorescenze e quasi 3 chili di panetti.
Ulteriori dettagli in campo
Nel corso del servizio sono stati rintracciati diversi soggetti su cui pendevano ordinanze di cattura o di custodia cautelare in carcere per reati contro il patrimonio e contro la persona. A tal proposito, nella mattinata del 15 dicembre scorso, è stato tratto in arresto un diciottenne genovese di origine ecuadoriane per rapina avvenuta nei vicoli del centro storico e pertanto associato alla casa circondariale di Marassi, a disposizione dell’Autorità giudiziaria,. L’ordinanza di custodia cautelare eseguita è stata emessa dal Tribunale di Genova a seguito di specifica attività investigativa svolta dalla IV Sezione della Squadra Mobile che mira al contrasto della criminalità diffusa.
Giovedì scorso, in un’operazione disgiunta dal servizio “alto impatto” gli investigatori della Squadra Mobile, hanno arrestato un 31enne albanese e sequestrato quasi 13 chili di cocaina.
Gli agenti hanno notato un’autovettura sospetta nei pressi del casello autostradale di Genova Ovest che, prima di oltrepassare la barriera autostradale, ha effettuato alcuni cambi di direzione insospettendo gli operatori; alla guida del mezzo il 31enne, agitato e insofferente. Immediatamente gli agenti hanno notato, sotto il sedile un bilancino di precisione, motivo per cui hanno approfondito il controllo a bordo, trovando, in un vano appositamente creato sotto i sedili, 11 panetti di cocaina per un peso totale lordo di 12,630 chili, sequestrati insieme all’auto.
Il Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova ha disposto l’associazione presso la Casa Circondariale di Marassi.
Resta salva la presunzione d’innocenza sino a sentenza definitiva.