Chivasso (TO)

Una rete ciclabile… «urbana»

Approvato lo studio di prefattibilità realizzato dalla «Decisio». Previsti lavori per 6 milioni 590 mila euro (da trovare)

Una rete ciclabile… «urbana»

Con una delibera firmata lo scorso 11 dicembre, la Giunta guidata dal sindaco Claudio Castello ha approvato lo studio di «Pianificazione della rete ciclabile locale attraverso la mappatura del territorio». In parole povere, una «super pista ciclabile» che in buona parte sfrutterà la rete stradale chivassese (come tra l’altro già proposto anni fa dal chivassese Roberto Gamba).

Una rete ciclabile… «urbana»

«La mobilità ciclistica – si legge nel documento – oggi costituisce uno strumento essenziale per ripensare la mobilità dei centri urbani in chiave realmente sostenibile ed efficiente. Per tale ragione, questa gode sempre più di attenzione, da parte di tutti gli Enti locali e sovralocali, in termini di piani, politiche e finanziamenti mirati ad incentivare l’utilizzo delle due ruote da parte dei cittadini ed ottenere un cambiamento in positivo della mobilità.
Uno degli elementi fondamentali per ottenere tale cambiamento è sicuramente realizzare e mantenere una rete dei percorsi dedicati alla mobilità ciclistica. Una rete coesa, continua, con infrastrutture di qualità e calibrate sulle effettive esigenze di chi dovrà usarle costituisce infatti “la struttura portante” delle politiche di ciclabilità locale, divenendo spesso il motivo per cui i cittadini usano o non usano la bicicletta quotidianamente».
Lo studio presentato dalla società «Decisio» parte dall’analisi della mobilità a Chivasso, con una media 86 mila spostamenti al giorno: uno su tre è interno alla città, mentre il 71% rappresenta la quota di spostamenti da e verso il Comune. A seguire la tratta più trafficata è quella con Torino, a cui seguono Brandizzo, Verolengo, Montanaro, Volpiano e Castagneto Po.

Lo studio

«Lo studio del contesto evidenzia un territorio esteso con molteplici criticità (AV, rete ferroviaria, autostrada) che rendono difficile la raggiungibilità delle frazioni rispetto al centro di Chivasso. Tuttavia, 1/3 degli spostamenti quotidiani avviene all’interno del comune e coinvolge anche le aree periferiche e delle frazioni.
La pianificazione delle rete ciclabile proposta (primaria e secondaria) mira a risolvere le maggiori criticità della situazione attuale ovvero la frammentazione dei percorsi e le criticità tipologiche e puntuali delle stesse.
La rete pianificata si compone di sette direttrici radiali, una circolare e un’area centrale a ciclabilità diffusa.
La rete pianificata consente di raggiungere tutte le frazioni, i comuni limitrofi e garantisce accessibilità ai principali poli attrattori».
Entrando nello specifico, «Nella prima fase di lavoro è stata definita una rete di percorsi finalizzata a garantire la connessione tra il centro urbano di Chivasso, le frazioni, i comuni confinanti e le principali aree attrattive strategiche. Inoltre, è stato svolto un lavoro di integrazione e sistematizzazione delle infrastrutture esistenti e di quelle previste a livello sovralocale, come il tracciato della linea VENTO, che attraversa il territorio comunale in direzione est-ovest. Le direttrici individuate per lo studio di prefattibilità tecnico-economica sono: Linea 01 Asse ovest Brandizzo; Linea 02 Asse est Castelrosso; Linea 03 Asse nord Mandria».

In direzione Brandizzo

Per quanto riguarda la linea verso Brandizzo, tra i vari interventi «Per migliorare la sicurezza e l’accessibilità ciclabile in via Torino è previsto l’inserimento di un doppio senso ciclabile. Le due corsie ciclabili monodirezionali garantiscono un collegamento diretto da e verso il centro storico, contribuendo a ridurre la promiscuità dei pedoni e dei ciclisti lungo il marciapiede ciclopedonale esistente.
In aggiunta, i parcheggi passano dalla tipologia a 90 gradi a quella a spina di pesce a 135 gradi che consente di parcheggiare solo in retromarcia. Questa tipologia garantisce la massima visibilità in uscita dal parcheggio e quindi maggiore sicurezza sia per le persone in automobile che in bicicletta». Il tutto per 1 milione 563 mila 215 euro.

Verso Castelrosso invece…

Andando verso a Castelrosso, invece, gli interventi di maggior impatto sono stati previsti intorno all’incrocio con via Mezzano (sempre che non sia poi rivista anche la viabilità dell’Ospedale) e le varie rotatorie presenti fino a frazione Torassi, con lunghi tratti in cui i ciclisti saranno separati dalle auto da una barriera verde (alberi e arbusti). In questo caso il costo è di 1 milione 856 mila 270 euro.
Ultimo tratto quello verso frazione Mandria, con partenza dalla Stazione Ferroviaria. Particolare la soluzione trovata per via Giuseppe Giacinto Bays «Con cambio della colorazione del manto stradale (rosso) con il fine di evidenziare la percorribilità ciclistica.
Inoltre, si prevede che la strada ciclabile sia dotata di un impianto di illuminazione per consentire gli spostamenti in sicurezza durante gli orari serali e l’inserimento di elementi arborei per garantire ombreggiamento nelle ore più calde durante le stagioni estive». Spesa prevista, un milione 931 mila 243 euro.
In aggiunta al totale, opere speciali per un milione 250 mila euro: «Questi costi non riguardano esclusivamente la realizzazione delle infrastrutture ciclabili, ma includono anche gli interventi di riqualificazione delle aree che ospiteranno le piste ciclabili. Tra questi rientrano la realizzazione di marciapiedi, l’installazione di illuminazione pubblica e la sistemazione del verde urbano. Sono stati inoltre considerati i costi di esproprio, sia sotto il profilo amministrativo che operativo, ovvero le spese aggiuntive legate alla realizzazione dell’infrastruttura ciclabile.
Il lavoro svolto finora rappresenta la base per la successiva redazione del Piano di Fattibilità Tecnico-Economica, che consentirà una pianificazione mirata degli investimenti necessari. Inoltre, il piano sarà fondamentale per presentare il progetto ai bandi di finanziamento a diversi livelli territoriali, tra cui la Città Metropolitana e la Regione».