Gaeta (LT)

“Benvenuti a Gaeta – Opera Popolare”, l’iniziativa

La città di Gaeta è tornata a raccontare se stessa con l'installazione di suggestive proiezioni artistiche sulla facciata del Complesso della Santissima Annunziata

“Benvenuti a Gaeta – Opera Popolare”, l’iniziativa

In una rinnovata ottica di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale, l’ASP – Istituti Riuniti del Lazio ha promosso e ospitato “Benvenuti a Gaeta – Opera Popolare”.
La città di Gaeta è tornata a raccontare se stessa con l’installazione di suggestive proiezioni artistiche sulla facciata del Complesso della Santissima Annunziata e apertura delle sale immersive dedicate alla permanenza di Papa Pio IX.
Uno scenario unico, i percorsi andranno avanti fino al 28 dicembre ogni fine settimana. Una produzione originale che intende celebrare il valore culturale e identitario non solo della città di Gaeta, ma di un intero territorio.

Un passo fondamentale e lungimirante nel percorso di promozione e valorizzazione del Complesso Monumentale della Santissima Annunziata. Non ci si limita alla semplice conservazione del patrimonio, ma si mira a infondere allo stesso nuova vita, rendendolo pienamente fruibile e rilevante per la comunità contemporanea. L’obiettivo è quello di far ritornare l’Annunziata un luogo vivo, pulsante e dinamico. Riqualificare il Complesso significa investire in un turismo culturale di alta qualità rilanciando l’identità più profonda di Gaeta a livello nazionale e internazionale.

L’opera popolare “Benvenuti a Gaeta”, che rientra in questo percorso di valorizzazione, ideata e diretta da Beatrice e Alessandro Musto, per la direzione artistica di Gianni Donati, è un viaggio immersivo tra teatro, musica e danza, capace di trasformare il pubblico in testimone vivente di una storia che attraversa i secoli.
“Benvenuti a Gaeta” ripercorre la storia del Complesso, dal mito della sua fondazione nel 1320 — con la nascita dell’Ente Civico Annunziata — fino all’arrivo di Papa Pio IX nel 1848. L’opera popolare intreccia fede e umanità, accoglienza e rinascita, rendendo omaggio a uno dei luoghi più preziosi della memoria collettiva della città.