Roma (RM)

Primario arrestato, parla il Presidente Rocca: “Se i fatti saranno confermati sarà licenziato in tronco”

La Regione sospende l'accreditamento della clinica dove venivano dirottati i malati

Primario arrestato, parla il Presidente Rocca: “Se i fatti saranno confermati sarà licenziato in tronco”

Scattano nuove contromisure dopo lo scandalo innescato dall’arresto di Roberto Palumbo, il primario di Nefrologia dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma, fermato mentre intascava una tangente da 3.000 euro dall’imprenditore Maurizio Terra.
Dopo la sospensione del medico e l’apertura di un fascicolo da parte della Asl Roma 2, la Regione Lazio prende altri provvedimenti.

“Sono fatti gravissimi, orribili, abbiamo sospeso il medico dal servizio. E se i fatti saranno confermati, come purtroppo sembra, verrà licenziato in tronco. Poi ovviamente ci costituiremo parte civile. E abbiamo avviato le procedure anche per la sospensione dell’accreditamento del centro che era interessato nell’episodio corruttivo, ricollocando adeguatamente, con cura e cautela, i cento pazienti che erano seguiti” dalla struttura, ha detto il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, a margine dell’inaugurazione di tre Case della Comunità a Roma.

La Regione Lazio ha avviato le procedure per la sospensione dell’accreditamento della Dialeur srl, la clinica di viale Caduti per la Resistenza a Roma dove, secondo l’inchiesta, venivano dirottati i pazienti, dietro pagamento di denaro al primario. La struttura è amministrata da Maurizio Terra, l’imprenditore coinvolto nell’indagine. La lettera firmata dal direttore generale della sanità, Andrea Urbani, blocca temporaneamente le prestazioni in convenzione. La misura è un primo passo a cui potrebbero seguirne altri dello stesso tenore qualora emergessero maggiori dettagli sulle altre cliniche coinvolte nell’inchiesta. I pazienti della Dialeur saranno ricollocati in altre strutture dell’Asl Roma 2.

Sul fronte dell’inchiesta giudiziaria dopo la disposizione degli arresti domiciliari, i legali del primario hanno iniziato a valutare un ricorso al Riesame per impugnare l’ordinanza di arresto. Quello imputato al medico è un “sistema di smistamento pazienti dializzati con regole precise”. Per il giudice, in un’indagine in cui si procede per corruzione e che vede 12 persone iscritte nel registro, si tratta di “fatti gravi”.

L’indagine sul primario è partita dalla denuncia dell’ imprenditore Maurizio Terra, secondo cui Palumbo pretendeva 3.000 euro per paziente, un importo che il gip ha definito parte di una prassi consolidata. Gli investigatori hanno ricostruito movimenti di denaro per circa 120mila euro, a cui si aggiungevano un appartamento vicino a San Pietro, una Mercedes in leasing, tre carte di credito e un contratto da 2.500 euro al mese per la compagna del primario. Con intercettazioni e testimonianze hanno documentato i rapporti continui tra Palumbo e Terra. Il giudice ha sottolineato che il primario controllava anche l’instradamento dei pazienti in modo da “raggiungere il massimale” della Dialeur, società della quale deteneva “di fatto il 60% delle quote”.