Nei giorni scorsi, la polizia ha arrestato cittadina nigeriana di 44 anni per reati in materia di prostituzione minorile.
Agli sportelli dell’Ufficio Immigrazione per richiedere il permesso di soggiorno
La quarantaquattrenne si era recata all’Ufficio Immigrazione presentandosi agli sportelli aperti al pubblico per richiedere il permesso di soggiorno. Ma in seguito ai controlli incrociati quotidianamente svolti dai poliziotti proprio in relazione alle pratiche di soggiorno, è emerso che a carico della donna, sotto un alias, risultava essere stato emesso un ordine di carcerazione.
Aggressioni e riti vudù: l’incubo delle ragazzine finite nella rete della 44enne
La cittadina nigeriana risultava condannata per reati particolarmente gravi con il riconoscimento delle circostanze aggravanti. Nello specifico, la donna reclutava giovanissime ragazze che sfruttava avviandole alla prostituzione, organizzandone l’attività di meretricio anche con riti vudù, minacce di morte ed aggressioni fisiche, facendosi consegnare il denaro giornalmente “guadagnato” dalle vittime.
L’arresto
La 44enne è stata portata al carcere Lorusso e Cotugno a seguito di condanna con pena da espiare di anni 4 e mesi 3 di reclusione e 12mila euro di multa.