Nei giorni scorsi al Parco di via Colle dell’Assietta, a Settimo Torinese, è stato inaugurato per la prima volta un presepe all’interno di un’area verde pubblica.
A Settimo il presepe diventa arte: inaugurata l’opera al Parco Assietta
Una novità assoluta per il quartiere e per la città, frutto dell’impegno del Comitato dello chalet guidato da Rocco Garziano, che già nelle scorse settimane aveva presentato il progetto alla cittadinanza.
L’allestimento, visitabile gratuitamente, vuole trasformare il parco in uno spazio di atmosfera e accoglienza natalizia. Un progetto che rappresenta un debutto per Settimo: mai prima d’ora un presepe era stato realizzato in un parco cittadino.
Il lavoro è stato realizzato in collaborazione con Iniziative Culturali Settimesi, e rientra nel percorso di valorizzazione del parco che negli ultimi mesi ha visto anche l’introduzione di nuove opere di street art firmate dall’artista Hassan, da tempo attivo nell’area.
“È bellissimo – ha commentato la sindaca Elena Piastra – aperto e visitabile da tutti in uno spazio pubblico come è il parco. Ed è stato realizzato da Hassan, un bravissimo artista iracheno che realizzando l’opera ha scoperto cosa fosse un presepe, dipingendo quel bambino nato in una grotta in un Paese molto vicino al suo. Grazie al comitato del Parco, al suo presidente Graziano e a tutto il direttivo e all’associazione Iniziative Culturali Settimesi”.

L’opera di Hassan: un presepe che nasce da una storia personale
Proprio Hassan è l’autore dei pannelli dipinti che compongono il presepe. Un’opera che, come sottolineato dall’assessore Alessandro Raso, “non è un semplice presepe, ma un lavoro artistico vero e proprio”.
“Un bellissimo presepe – ha voluto far sapere Raso tramite i suoi social – nato dall’intuizione del comitato che gestisce il parco, diretto da Rocco Garziano (grazie a Rocco e a tutto il comitato) con il supporto di Giulio Pascali. Vi avviso però che non è un semplice presepe, ma come ha detto giustamente il diacono presente all’evento, è un’opera d’arte, realizzata da un ragazzo iracheno, Hassan, che ha dipinto gratuitamente tutti i pannelli del presepe. Il diacono ha detto una cosa fondamentale…’Hassan ha trasformato un presepe in arte, perché la comunità l’ha fatto sentire amato’. E probabilmente è così, questo presepe parla con la voce di chi è scappato da una zona di guerra, ha visto gli effetti di quella guerra sui bambini, sulle famiglie e sul territorio. Anche se Hassan non è di fede cattolica, e non sapeva cosa fosse un presepe, ha raccontato una storia che probabilmente ha visto con i suoi occhi, e quindi l’ha saputa raccontare molto bene”.

L’assessore consiglia a tutti i settimesi di recarsi sul posto per ammirare l’opera:
“Vi donerà un senso di tranquillità, ma vi farà anche pensare che 2000 anni dopo, nei territori di guerra, tanti bambini nasceranno al freddo, dentro delle tende o poco più, e che l’odio può essere vinto solo dall’amore, dall’arte e dalla cooperazione tra tutti noi. Grazie Rocco, grazie Giulio ma soprattutto grazie Hassan”.